E’ morto a seguito di un trauma addominale dovuto alla caduta Giuseppe Pascucci, il settantenne di Sulmona precipitato l’altro giorno da un’impalcatura di un edificio di via Tratturo in circostanze che restano ancora da chiarire. L’esame autoptico eseguito oggi dal medico legale Luigi Miccolis ha escluso, salvo risultanze degli esami istologici, un malore, confermando di fatto che l’evento traumatico, e quindi la caduta, è la causa del decesso.
Resta da capire cosa ci facesse l’uomo su quell’impalcatura, visto che per stessa ammissione della famiglia, si era recato nella casa, di proprietà di un medico in pensione, per ripulire le sterpaglie dal piazzale, come d’altronde aveva fatto altre volte. Secondo il racconto del proprietario, ora indagato per omicidio colposo, Pascucci sarebbe salito con lui all’ultimo piano della casa e improvvisamente sarebbe caduto, senza neanche urlare.
L’avvocato del proprietario, Vittorio Masci, esclude che Pascucci stesse eseguendo lavori di ristrutturazione nella palazzina, che fosse cioè un lavoratore in nero insomma, palazzina i cui lavori, spiega, erano fermi da circa tre anni. L’impalcatura era però evidentemente instabile, tanto che gli stessi vigili del fuoco avevano segnalato al proprietario come la stessa si muovesse per le raffiche di vento e per questo il proprietario la stava smontando.
Formalmente il cantiere era chiuso, il permesso a costruire era scaduto e sul posto non c’erano lavori. Tutti aspetti che ora sarà la magistratura, che ha sequestrato il sito, a dover chiarire.
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