La FP CGIL torna a ribadire con forza l’appello al Governo per la stabilizzazione dei 12.000 lavoratrici e lavoratori precari del sistema giudiziario assunti tramite i fondi PNRR. A chiedere stabilità sono Funzionari AUPP, Tecnici e Operatori Data Entry, figure che compongono l’Ufficio per il Processo. Loro che hanno recitato un ruolo decisivo per smaltire anni di arretrati e migliorare l’efficienza della giustizia, come dimostrano i risultati del 2024.
Particolarmente grave la situazione all’Aquila, con 44 AUPP e 21 tecnici che operano presso la Corte d’Appello, mentre 22 AUPP e 8 Tecnici supportano il Tribunale ordinario. Nonostante il loro contributo straordinario, gli uffici giudiziari continuano a soffrire una carenza di organico grave.
“Questi lavoratori precari sono diventati ormai fondamentali per il funzionamento della giustizia – spiega la FP CGIL – e non possono essere considerati risorse temporanee. Serve un piano di stabilizzazione immediato per tutti questi 12.000 lavoratori per salvaguardare i progressi ottenuti e garantire ai cittadini un sistema giudiziario rapido ed efficiente”.
Oltre alla stabilizzazione, la FP CGIL chiede un contratto integrativo per adeguare salari e condizioni di lavoro, prevenendo la fuga di personale verso altre amministrazioni, e interventi urgenti sulle infrastrutture giudiziarie, spesso inadeguate e non al passo con le esigenze di digitalizzazione e sicurezza. Sabato 25 gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, un rappresentante dell’Ufficio per il Processo darà voce alle lavoratrici ed ai lavoratori precari, denunciando le criticità e chiedendo soluzioni immediate per il futuro della giustizia.
Strettamente collegata alla lotta dei lavoratori del sistema giudiziario è la sopravvivenza dei tribunali minori d’Abruzzo. Una salvaguardia non garantita, almeno dal Milleproroghe che prevede la chiusura a doppia mandata delle sedi giudiziarie il 31 dicembre 2025. “Dopo riunioni e appelli provenienti dal territorio sembrava che i parlamentari di centrodestra volessero tornare sui propri passi e approvare una proroga tecnica. Invece niente, nell’elenco ufficiale degli emendamenti presentati al DL milleproroghe gli unici emendamenti depositati per la salvezza dei tribunali sub provinciali sono di opposizione, tra i quali quello a firma del sottoscritto e dei colleghi Verini, Bazzoli, Mirabelli e Rossomando che ringrazio e che dimostrano, con la loro sottoscrizione, che questa è una battaglia condivisa – dichiara il Senatore del PD Michele Fina – Operatori della giustizia, sindacati, amministratori locali hanno segnalato l’importanza fondamentale di una proroga di almeno un anno in attesa della riforma definitiva, quantomeno per evitate che il rinvio delle prossime udienze giudiziarie non sia iscritto nelle sedi capoluogo di provincia, decretando la chiusura di fatto delle sedi di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Solo i parlamentari di maggioranza sembrano non accorgersi di questa necessità: torno a chiedere loro di votare insieme la proroga e di non abbandonare una battaglia fondamentale per le città e i territori d’Abruzzo. Senza proroga e senza potenziamento del personale condanneremo alla definitiva e irreversibile chiusura Tribunali e Procure”.
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