Il Consiglio unanime ha votato che si, i precari del Cogesa dovranno essere assunti. Questa mattina a Pratola Peligna maggioranza ed opposizione sono andati a braccetto favorevoli tutti affinché un buon Natale lo passino anche quei lavoratori che a fine mese vedranno il contratto scadere. L’amministratore unico Vincenzo Margiotta, viste le ripetute polemiche su concorso e nuove graduatorie, aveva chiesto ai sindaci il “permesso” all’assunzione, comunque tra le sue prerogative. Pratola, quindi, si è pronunciata a favore della stabilizzazione nonostante qualche tensione passata dovuta alla questione del verbale “difforme” redatto in fase di controllo analogo, a Margiotta che si era rivolto alla procura e ad un pugno di sindaci che poi chiedevano al presidente Cogesa di “abbassare i toni”.
Dare certezze ai lavoratori con contratto a tempo determinato per la prima cittadina è stata la priorità sottolineando il lavoro svolto con il capogruppo Antony Leone nell’incontrare i sindacati per mettere a punto la delibera di indirizzo votata. Il consigliere di opposizione Antonio De Crescentiis, invece, ha chiesto se altri Comuni hanno la stessa intenzione. Sulla stessa strada sarebbero anche Raiano, Pacentro, Vittorito e Cansano.
Sicuramente un voto unanime che soddisfa anche il gruppo di minoranza Pratola Insieme intervenuto proprio ieri con un comunicato stampa nel ricordare la propria adesione alle intenzioni dell’amministratore unico: “L’ istanza dell’avvocato Margiotta è tesa innanzitutto alla riconferma dei dipendenti con contratto a tempo determinato in scadenza, il cui costo è già previsto nel bilancio aziendale e quindi assolutamente sopportabile, a garantire la continuità dei servizi ai Comuni, a scongiurare l’impossibilità di risposta ai bandi concorsuali da parte dei dipendenti suddetti ed inoltre scansa l’ipotesi di dover ricorrere a personale interinale, che rappresenterebbe un pesante aggravio economico per Cogesa”.
Simona Pace
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