Il referto medico parla di “decesso per influenza” ed è uno dei trenta casi dall’inizio dell’anno registrati in Italia. Solo che questa volta la vittima aveva solo sessanta anni, un’età non considerata a rischio. Salvatore Natale, pratolano di sessanta anni compiuti un mese fa, è morto così l’altro giorno all’ospedale Santissima Annunziata di Sulmona.
L’uomo, proprietario di un’impresa di pulizie e molto conosciuto, si era recato in ospedale una decina di giorni fa per una forte dissenteria. Le sue condizioni si erano aggravate subito dopo, con il fisico che aveva smesso di reagire e complicazioni di tipo renale e respiratorio, che lo avevano portato ad avere anche due attacchi cardiaci. Ma Zuc Zuc, come era soprannominato Natale, si era ripreso nel fine settimana e sembrava aver superato la fase critica, tanto da essere trasferito dal reparto di Rianimazione. Poi lunedì la ricaduta, la febbre alta e una complicazione bronchiale che non è riuscito a superare.
I funerali si sono svolti ieri a Pratola nello sgomento dei familiari, dei suoi quattro figli e di quanti lo conoscevano come persona forte e sempre disponibile.
Natale non si era vaccinato, né d’altronde era tra quelle fasce, perlopiù anziani e bambini, considerate a rischio, ma il virus influenzale, che quest’anno è stato molto virulento e diffuso tanto da costringere 4 milioni di italiani a letto, lo ha colpito e indebolito al punto da costringerlo al ricovero. E’ probabile che l’uomo abbia sottovalutato i sintomi influenzali accusati nei giorni precedenti e che quindi, al momento del ricovero, le sue difese si fossero abbassate di molto.
I virus di questa stagione, d’altronde, sono stati molto forti, toccando numeri da record che non si registravano da almeno tredici anni. Un’influenza che da mesi ormai sta martoriando il Paese e che proprio in Abruzzo ha spinto la commissione sanitaria a prorogare di un mese, fino al 15 febbraio, la campagna di vaccinazione.
Vaccini che sono consigliati soprattutto a bambini, persone con problemi di immunodepressione e anziani sopra i 65 anni. I casi di morte registrati quest’anno, in tutto oltre 250 in Italia, hanno coinvolto però principalmente persone molto anziane sopra gli 85 anni.
Scrivere ad una scheda di morte,”Decesso per influenza” lascia almeno perplessi. Forse le cose non sono così semplicistiche. Di solito chi non è del campo non dovrebbe scendere nei particolari,altrimenti rischia di dire una serqua di corbellerie.
Scrivere su una scheda di morte,”Decesso per influenza” lascia almeno perplessi. Forse le cose non sono così semplicistiche. Di solito chi non è del campo non dovrebbe scendere nei particolari,altrimenti rischia di dire una serqua di corbellerie.