Pratola Peligna, infiltrazioni al Cup, ping-pong sulla proprietà dello stabile

“L’azienda è impossibilitata a fare manutenzione poiché non ha accesso alla terrazza in cui vi sono le infiltrazioni che sono causa di disagi per gli utenti del Cup”. La Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila replica così alla diffida, da parte del Comune di Pratola Peligna, sui mancati interventi alla struttura per riparare il tetto-piano dal quale provengono le numerose infiltrazioni denunciate dall’utenza pratolana.

Dal canto del direttore del servizio Patrimoni della Asl1, Federico D’Aulerio, la Asl non sarebbe mai intervenuta con opere di manutenzione per “la mancanza di accesso alla terrazza che non ha consentito di attuarle”.

Secondo l’Azienda Sanitaria, infatti, l’assegnazione fatta dal Comune di Pratola Peligna con la delibera di giunta comunale n. 468 del 1995, riguarderebbe “il piano terra e parte del primo piano, con esclusione dei locali della terrazza oggetto delle infiltrazioni, come risulta da una recente visura catastale”.

Le stime date dal Comune di Pratola, invece, parlano di una struttura che per l’85% è della Asl, con il restante 15% rimasto al Comune. Una micro-porzione adibita ad asilo nido durante gli anni ’90, e nella quale oggi risiede la Croce Rossa. Il nodo starebbe proprio nel termine “terrazza”, utilizzato dalla Asl. Perché terrazza in realtà non è. Quelle infiltrazioni, infatti, arrivano dalla copertura, una sorta di tetto-piano, quasi esclusiva della Asl.

Nessuno, inoltre, avrebbe impedito alla Asl di effettuare interventi di manutenzione, poiché le richieste non sarebbero mai state inoltrate. Pratola Peligna, dal canto suo, di fare guerre sulla sanità non ne vuol sapere. Anzi, come rimarcato dalla sindaca Antonella Di Nino, il Comune è sempre stato disponibile a fare il suo dovere per riammodernare la palazzina.

“Vogliamo che gli utenti continuino a beneficiare dei servizi, però non è nostra responsabilità mantenere al 100% una struttura che è stata concessa alla Asl a titolo gratuito”, precisa il responsabile del Patrimonio di Pratola Peligna, che rimarca di non voler andare al muro contro muro con l’Azienda Sanitaria.