Pratola e i candidati sindaco No Snam

Confronto fra i quattro aspiranti sindaco, ieri a Pratola Peligna nella sala di Zeusdanza, per la seconda edizione del “Tavolo di discussione ambientale” organizzato da AltreMenti Valle Peligna e dai Comitati cittadini per l’ambiente e incentrato sulla vertenza del metanodotto e della centrale Snam. Davanti ad un nutrito pubblico, i candidati si sono confrontati sul tema che è stato introdotto ed esposto da Marco Alberico e Savino Monterisi di Altrementi.
«Attualmente», hanno ricordato i due, «l’iter amministrativo della centrale di compressione gas si è concluso e sul tavolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vi è una delibera che autorizza la costruzione e l’esercizio della centrale alla quale manca solo la data e la firma del Primo Ministro. Pertanto se i cittadini e gli amministratori non mettono in campo azioni incisive e serie di contrasto all’opera, questa potrebbe essere autorizzata molto presto».

La sala del “Tavolo di discussione ambientale”

Giovanna Margadonna dei Comitati cittadini per l’ambiente ha ricordato che più di una nuvola si sta addensando all’orizzonte. Infatti recentemente il governo ha autorizzato l’ampliamento dei siti di stoccaggio di gas di Fiume Treste, della Stogit, fra Cupello e Monteodorisio e fra le funzioni secondarie della centrale di Sulmona vi è proprio quella di servire tali pozzi. Mentre l’iter amministrativo per il gasdotto è attualmente fermo in attesa della conclusione della Conferenza di servizi, potremmo vedere il Governo accelerare sulla centrale in virtù di quest’altra utilità.
Per questo Comitati e AltreMenti hanno ribadito ai candidati la necessità di un impegno amministrativo concreto «perché serve un “fronte” compatto di amministratori che affianchi la protesta popolare, come accaduto nel 2015 a Lanciano per Ombrina Mare e come sta accadendo in Salento dove i sindaci No Tap partecipano regolarmente ai blocchi dei cantieri con le fasce tricolore indosso».

L’appello sottoscritto dai quattro aspiranti sindaco

I candidati sindaco hanno manifestato senza esitazione la loro ferma contrarietà all’opera e hanno tutti sottoscritto l’appello sottoposto dagli organizzatori nel quale si chiede di: «mantenere ferma la contrarietà all’opera astenendosi dall’adottare, o fare proprio, qualsiasi atto che sia in contrasto con le deliberazioni votate; intraprendere ogni iniziativa affinché la Regione mantenga la negazione dell’intesa, eserciti pienamente il proprio ruolo di opposizione all’opera anche sul piano tecnico e giuridico, ottenga dal Governo l’attuazione della risoluzione della Commissione Ambiente della Camera; contrastare la realizzazione dell’opera, qualora dovesse essere comunque autorizzata, con il ricorso alla giustizia amministrativa, con l’esercizio dei poteri che la vigente legislazione attribuisce al Sindaco e con ogni altra iniziativa utile alla difesa della salute dei cittadini, alla tutela del territorio e del suo sviluppo compatibile con il grande patrimonio ambientale, storico ed architettonico della nostra città».

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