A Pratola si ingrana la marcia sui temi dell’incuria e del randagismo. “I problemi principali sulla pulizia e l’igiene – spiega il sindaco Antonella Di Nino – sono legati principalmente alla presenza delle strutture private in abbandono, dove prosperano incuria e sporcizia e dove stiamo intervenendo con risolutezza”.
Conclusa la mappatura e la ricognizione degli stabili abbandonati, si passerà a breve con l’invio dei primi verbali, mentre alcune strutture sono state ricomprese negli aggregati. “La nostra contrapposizione alle cause del degrado e del prosperare di ratti e animali è costante, e sul recupero del disabitato stiamo operando con risolutezza per accelerare tutti i passaggi necessari”. A questo si aggiunge la serie di verbali per quelle aree verdi private i cui proprietari non hanno rispettato l’ordinanza sull’igiene.
Per quanto riguarda invece la parte delle aree pubbliche, l’amministrazione ha provveduto alle operazioni di derattizazione e demuscazione che sono state effettuate in grande numero su impulso di Antony Leone delegato all’ambiente, ma i problemi principali, per i quali l’amministrazione sta adottando il criterio della tolleranza zero, sono, oltre i topi, sporcizia e il degrado presenti nelle strutture private abbandonate da decenni.
Altra questione è quella del randagismo, tanti cittadini hanno segnalato la presenza dei cani randagi in alcune strade del paese, “voglio dire che abbiamo già messo in atto le procedure in capo all’amministrazione comunale” informa la Di Nino. Attraverso il comando del vigili urbani, infatti, e sollecitata l’azienda sanitaria locale ad intervenire per risolvere definitivamente il problema. “Alcuni cani randagi sono stati già presi e tolti dalle strade, ma contiamo di proseguire nell’attività di concerto con la Asl”
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