E niente proprio non ne va dritta una quest’anno alla Giostra Cavalleresca. Perché per dirla in gergo, si pensava che dopo la terza botta, non ne potesse arrivare un’altra. Che la corsa alle gaffe fosse finita insomma. E invece l’anello in più si è infilzato nel palmares dei cavalieri, nonostante questa volta le intenzioni fossero buone. Almeno le intenzioni. Perché il risultato, per il resto, è stata un’altra brutta figuraccia. Dopo il falso Dalì, il manifesto della Marini e la Madonna infilzata dalla lancia.
Nel tentativo di recuperare un po’ di immagine e di credibilità soprattutto nei confronti del genere femminile, ridotto a carne e desiderio nel manifesto con la Giovanna d’Aragona (a proposito, contrariamente a quanto riportato nel manifesto, la “d” è minuscola perché indica il casato) versione Valeria Marini, la direzione dell’associazione aveva pensato ieri di dedicare i nuovi teloni (che opportunamente hanno sostituito quelli da cantiere degli anni scorsi) a protezione dei cavalli (così dicono) alla lotta contro la violenza alle donne.
Fotografie di dame e personaggi, meglio se figlie di, con frasi ad effetto… boomerang. Un po’ perché molte di queste frasi sono tutt’altro che un omaggio alla parità di genere (“La donna uscì dalla costola dell’uomo”) e un po’ perché almeno un paio di citazioni sono sbagliate. Pescate forse nel web tra “frasi e aforismi celebri” e attribuite niente meno che a William Shakespeare, quando al contrario sono ascrivibili al testo sacro ebraico Talmud, come spiega anche il sito antibufala Butac che si occupò della cosa già in occasione della giornata della donna, quando qualcosa da copiare e incollare sul proprio status si trova sempre tra “frasi ed aforismi”.
Tante gaffe e tanto clamore (con echi sulla stampa nazionale) che, dice qualcuno, comunque sono tutta pubblicità gratuita. Forse non troppo apprezzata dal pubblico, però, perché i numeri delle vendite dei biglietti, nonostante lo strombazzare della stampa a servizio, non sembrano ad oggi, anzi a ieri, essere così confortanti.
Consultando il sito addetto alla vendita, vivaticket.it, infatti, si scopre che alle 17,30 di ieri, cioè a ventiquattro ore dall’evento, i posti ancora liberi sono oltre e circa il 50%.
Per la giornata di sabato, ad esempio, dei 3.223 posti disponibili ben 1.689 erano ancora invenduti, ovvero il 52,4% del totale dei biglietti.
Un po’, ma giusto un po’, va meglio per la giornata clou, quella di domani, dove i posti ancora liberi erano a ieri 1.434 pari al 44,5%.
Siamo certi e ci auguriamo che tra oggi e domani la gran parte degli spettatori acquisti il biglietto last minute, nel frattempo prima che il corteo e il fiume di gente invada Sulmona, almeno una “sbianchettata” sul nome di Shakespeare si potrebbe passarla. Così giusto per non perseverare nell’ignoranza, visto che la Giostra aspira ad essere una manifestazione culturale.
bene,i biglietti venduti sono solo quelli acuistati dai ” tifosi locali “(forse obbligati altrimenti l’anno prossimo…) dei milioni di turisti nazionali,europei,internazionali,al momento nessuno,se non quelli degli escurzionisti del fuori porta , amici,amici degli amici interessati ai ritorni particolari….l’occupazione forzata,il sequestro del maggiore attrattore turistico e’ lecito? la famiglia della giostra e’ al di sopra delle Leggi?puo’ fare come meglio crede con una proprio diritto,una propria legge,(tenendo prigioniera l’intera Citta’) azzerando di fatto il diritto dei Cittadini….o la ” Carta ” con i suoi “Codici” regolano,disciplinano l’esercizio dei diritti e doveri di tutti,nessuno escluso,associazioni comprese,o no?