Un altro positivo, il ventunesimo, un altro focolaio verosimilmente, il quinto, e ancora una pioggia di segnalazioni e allarmi che restituiscono una situazione tutt’altro che tranquilla. La Valle Peligna, a questo livello d’allarme, non era stata probabilmente neanche durante il focolaio del San Raffaele, quello per il quale la sindaca chiese la zona rossa. Anche perché a differenza di allora, questa volta il contagio non è circoscritto e non c’è il lockdown ad arginare i danni.
Ieri sera dopo un trasferimento in ospedale per alcuni leggeri sintomi, un ventiquattrenne di Sulmona, senza apparenti collegamenti con gli altri focolai, è risultato infatti positivo al virus, segnando la quota ventuno dei contagi.
Ma i possibili contagiati sono numerosi, anche e soprattutto nella fascia dei più giovani. E mentre arrivano buone notizie da Villalago, dove il cinquantacinquenne che ieri presentava sintomi, è risultato negativo al tampone, un’altra segnalazione arriva per i cosiddetti a rischio di ritorno. Un’intera famiglia di Sulmona, genitori e figli piccoli, si trova ad esempio in isolamento sanitario dopo che la compagnia Tirrenia li ha contattati avvertendoli che sulla nave nella quale si erano imbarcati tra martedì e mercoledì scorso, sono spuntati alcuni casi Covid.
In tutto questo il servizio prevenzione Asl è sotto una forte pressione per la carenza di personale che la Asl non ha provveduto a rinforzare, nonostante gli annunci, lasciando appena tre operatori al servizio per coprire tutto il territorio e tutti i servizi (non solo relativi al Covid).
Ma si continuate ad andare in vacanza dementi….