L’emergenza sanitaria non riguarda solo il SS. Annunziata. Altrettanto pietose sono le condizioni dell’ospedale di Popoli, lo stesso con cui il Consiglio comunale di Sulmona vorrebbe formare l’ospedale unico includendo nel progetto anche Castel di Sangro. A raccontare le carenze del nosocomio popolese è il consigliere regionale Cinque Stelle e presidente della commissione sanità, Domenico Pettinari, pronto a presentare una interrogazione all’assessore al ramo, Silvio Paolucci. La denuncia, in prima istanza, riguarda le condizioni in cui versa l’apparecchiatura per la risonanza magnetica, ferma dal 2013, quando la Asl di Pescara investì sul potenziamento della medicina territoriale per abbattere le liste d’attesa dell’ospedale di Pescara, a volte lunghe anche un anno.
“Non è la prima volta che incalziamo la giunta regionale sulla situazione dell’ospedale Santissima Trinità di Popoli- tuona Pettinari-. In questi ultimi giorni l’assessore ha parlato tanto di liste d’attesa e di azioni per snellirle, quando abbiamo un macchinario per la diagnostica costato circa un milione di euro fermo in una stanza e non funzionante. E se al conto ci aggiungiamo i 300mila euro appaltati per l’adeguamento dei locali destinati ad ospitarlo siamo su uno spreco di circa 1milione e 300 mila euro ed ancora hanno il coraggio di parlare di ‘mancanza di fondi’”. Solo il 18 ottobre scorso, a seguito di un esposto in procura, i Nas hanno effettuato un sopralluogo.
Un altro problema, secondo ma non per importanza (anzi!), è quello delle continue interruzioni di corrente, niente di rassicurante per un ospedale che necessiterebbe di interventi di adeguamento e messa a norma della cabina elettrica. Per verificare questo altro stato di cose, i Nas sono intervenuti a marzo, mentre la Eco Certificazioni Spa, organismo verificatore, è intervenuta a luglio. Per la cabina sembra addirittura esistere un progetto comprensivo di computo metrico e preventivo, ma nonostante questo la situazione non cambia.
S.P.
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