Un’occasione per ringraziare chi con passione e senso del dovere svolge il proprio lavoro al servizio della comunità ma anche momento di riflessione sulle carenze di un Corpo di polizia chiamato a svolgere compiti sempre più diversificati. Questo il senso della prima Festa regionale di polizia locale svoltasi questa mattina a Sulmona con la partecipazione di agenti e sindaci in rappresentanza di oltre 50 comuni abruzzesi. Una Festa iniziata con la Santa Messa officiata dal Vescovo di Sulmona Valva monsignore Michele Fusco nella cattedrale di San Panfilo e proseguita con il corteo delle delegazioni lungo corso Ovidio fino a Palazzo San Francesco.
Organizzata nel giorno del Santo patrono San Sebastiano, la manifestazione ha voluto “valorizzare il ruolo svolto dalla polizia locale”, come ha ricordato il comandante di polizia locale di Sulmona Domenico Giannetta nel corso della cerimonia di consegna delle benemerenze ai colleghi distintisi per la loro attività a servizio della sicurezza. Una professione non facile quella del poliziotto municipale chiamato oggi a svolgere un ruolo sempre più complesso, anche nella nostra regione che conta 305 Comuni di cui l’82% con meno di 5mila abitanti, “piccole e medie realtà che vanno sostenute”. In primis dalla polizia locale che in Abruzzo soffre un deficit di organico pari al 50% con circa 900 agenti per 1 milione 250mila abitanti laddove, in base ai parametri della legge n. 42 del 2013, di agenti di polizia locale ne servirebbero almeno il doppio. Perché oggi il vigile urbano non è più solo l’agente che eleva contravvenzioni ma un professionista le cui competenze spaziano dall’immigrazione, all’edilizia, dalla normativa commerciale a quella di pubblica sicurezza.
Anche per questo sempre importante appare la formazione dei nuovi agenti che la Regione Abruzzo si impegna a garantire per un corpo sempre più al passo con i tempi, come ha ricordato l’assessore regionale Roberto Santangelo che agli agenti e ai sindaci presenti alla cerimonia ha ricordato che “nell’ultimo anno oltre mille agenti sono stati formati nelle varie discipline”. La Regione infatti è consapevole dell’importanza della formazione, “in particolare nei piccoli comuni dove spesso ci si sente soli” ha affermato Santangelo sottolineando che occorre “una formazione regionale che faccia muovere in modo uniforme gli uomini e le donne in divisa nei 305 comuni”. Magari all’interno di una scuola di formazione che nel 2025 si spera possa diventare realtà, “stiamo interloquendo con la Scuola nazionale di alta formazione SNA e con il ministro Zangrillo – ha aggiunto Santangelo – affinché si possa istituire nella nostra regione un polo territoriale che abbia come vocazione la sicurezza sociale intesa come controllo del territorio”.
Una cerimonia conclusasi nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco con la consegna delle benemerenze da parte della commissaria prefettizia Ernesta D’Alessio e dell’assessore Santangelo agli agenti di polizia locale della nostra regione “distintisi per l’impegno profuso a sostegno della comunità”.
Appuntamento al prossimo anno con la Festa regionale di polizia locale che, secondo gli organizzatori, verrà celebrata ogni anno in forma itinerante, coinvolgendo tutti i comuni della regione, compresi quelli più piccoli dove il poliziotto locale rappresenta, insieme al sindaco, “primo baluardo di legalità e sicurezza”.
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