Pnrr e rischio definanziamento, Fina: “Marsilio dica la verità agli abruzzesi”

Rabbia e sdegno provengono dalle parole di Michele Fina, senatore e tesoriere nazionale del Pd, in merito al rischio definanziamento che rischiano 1861 progetti abruzzesi legati ai fondi Pnrr. Il vaso di pandora, come riportato da questa testata, è stato scoperchiato dall’inchiesta condotta da Openpolis Abruzzo, che ha svelato come l’Abruzzo rischi di perdere mezzo miliardo di euro di finanziamenti a causa della scelta presentata dal Governo italiano all’UE. Una proposta di modifica che prevede la revisione di 144 tra investimenti e riforme. La richiesta è adesso in fase di valutazione da parte degli organi comunitari.

“L’inchiesta di Abruzzo Openpolis dettagliata anche sulla stampa mette in luce quello che il Partito Democratico, in verità assieme ad associazioni e istituzioni tra cui l’Anci, aveva denunciato da tempo – spiega Michele Fina -. La proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza presentata dal governo all’Unione europea è una mazzata per territori e cittadini”.

“Sinora l’attenzione si era concentrata sul progetto di velocizzazione della ferrovia Roma – Pescara, definanziata senza indicare i filoni sostitutivi – prosegue -. Oggi è in risalto che subiscono la stessa sorte, quanto meno incerta, oltre mezzo miliardo di opere pubbliche nella nostra regione, 1861 progetti. Ci sono anche interventi epocali e simbolo, in tutto l’Abruzzo. Cito tra i tanti: il teatro romano e il teatro comunale a Teramo, l’ex Sercom all’Aquila, piazza Alessandrini a Pescara, la rigenerazione di Palazzo Massangioli e dell’ex cinema Eden a Chieti. Ma ce ne sono tanti altri in centri piccoli e grandi. Vale la pena ricordare che è stata una scelta del governo cancellarli senza esprimere una procedura e una fonte di finanziamento alternative, esponendo peraltro gli iter a incertezza e rallentamenti: l’esecutivo di Fratelli d’Italia li ha tolti dal PNRR dicendo di temere che gli enti locali non rispettassero le scadenze, di fatto facendoli impantanare e quindi causando esso stesso l’avveramento di quello che imputava ai Comuni. Le abruzzesi e gli abruzzesi sarebbero lieti di apprendere la verità, magari dal Presidente Marsilio che a questo governo è particolarmente vicino. Quale è il destino di queste opere? Occorre rispondere in modo tecnicamente più dettagliato rispetto a qualche parola di vaga rassicurazione, e chiarire se invece come sembra si stia predisponendo pezzo a pezzo la più grave sottrazione di fondi, per opere e interventi pubblici, nella storia della nostra regione”.

1 Commento su "Pnrr e rischio definanziamento, Fina: “Marsilio dica la verità agli abruzzesi”"

  1. Franz Kaltenbrunner | 24 Ottobre 2023 at 16:16 | Rispondi

    Si dovrebbe fare un appalto con il PNRR per chiudere a mattoni gli archi del Colosseo ed intonacarlo tutto. È un lavoro che serve come le piazze e le strade Interne demolite e rifatte per la decima volta (con il popolo intero che si deve fare il segno della croce) soltanto per consumare denaro e prendersi una mazzetta, tanto il lavoro degli amministratori è soltanto quello di fare il mediatore ed il sensale di fiera sui procedimenti di spesa del denaro pubblico

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