Più posti letto nelle terapie intensive: l’Abruzzo si prepara al peggio

L’Abruzzo si prepara al peggio e per evitare di rischiare le emergenze del primo lockdown ha disposto, tramite il presidente della Regione Marco Marsilio, nominato commissario per il riordino della rete ospedaliera, l’incremento dei posti letto nelle terapie intensive e sub intensiva della regione.
I posti in terapia intensiva passeranno in particolare dagli attuali 123 a 189, con un incremento di oltre 60 posti letto in base ad una distribuzione geografica basata sulla densità abitativa che fissa a 0,14 per mille abitanti il numero dei letti. Per avere un’idea della previsione della diffusione della seconda ondata di contagi, basti pensare che attualmente in Abruzzo ci sono solo 7 persone ricoverate in terapia intensiva. In particolare il piano prevede un incremento di 16 posti letto all’Aquila, 16 a Pescara (comprese le 4 di area pediatrica obbligatorie), 18 a Chieti, 16 a Teramo. Altri 92 posti saranno attrezzati per le terapie sub intensive: 21 all’Aquila, 26 a Chieti, 24 a Pescara e 21 a Teramo. Prevista anche la riorganizzazione dei Pronto soccorso dei sette ospedali principali (Vasto, Lanciano e Avezzano, oltre ai quattro capoluoghi). L’obiettivo prioritario è di separare i percorsi e creare aree distinte di permanenza dei pazienti sospetti Covid-19 o potenzialmente contagiosi, in attesa di diagnosi. In ultimo, il Piano prevede da un lato il potenziamento del trasporto secondario inter-ospedaliero per pazienti Covid, con nuove ambulanze medicalizzate dedicate e, dall’altro, consente un incremento del personale secondo i tetti di spesa consentiti in deroga dal ministero.

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