Sono stati raggiunti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari: padre e figlio di 46 e 20 anni, residenti a Pratola Peligna, ma originari della Sicilia. I carabinieri hanno notificato questa mattina nell’abitazione di Andrea (il padre) e Aldo (il figlio) Ferrera l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona su richiesta della procura.
Sono loro, secondo i carabinieri che hanno condotto le indagini, ad aver sparato a febbraio e maggio scorsi contro un’abitazione in via XXIV maggio a Pratola Peligna, dove proprio ieri notte è andata a fuoco l’ennesima auto. Vicenda probabilmente collegata.
A carico dei due, per il momento, la procura contesta le accuse di porto e detenzione abusiva di arma clandestina, ricettazione ed esplosione pericolosa di colpi d’arma da fuoco: fatti avvenuti a Raiano e Pratola a febbraio e maggio scorsi. Ad incastrarli ci sarebbero le analisi tecniche fatte sul circuito di videosorveglianza, nonché il riscontro dell’aggancio delle cellule telefoniche e le intercettazioni che furono disposte nei confronti dei due sospettati e che a luglio portarono a fermare il padre, Andrea Ferrera, al casello autostradale di Pratola Peligna con una pistola e delle munizioni. Motivo per il quale l’uomo venne arrestato e si trovava, ancora oggi, in custodia ai domiciliari.
Gli approfondimenti dei Ris di Roma, hanno permesso di stabilire la provenienza furtiva dell’arma e stabilire con certezza che quell’arma, che Ferrera aveva detto di aver trovato lungo l’autostrada, è la stessa che esplose i colpi contro un’abitazione di Pratola, provocando dei fori negli infissi di due civici.
All’origine delle sparatorie (ma probabilmente anche degli incendi di auto che si sono verificati negli ultimi mesi) ci sarebbe una banale controversia tra ragazzi. Futili motivi, secondo gli inquirenti, che rendono ancor più preoccupante e inquietante il ricorso alle armi da fuoco, neanche fosse il Far West.
tolleranza zero
Ci siamo rotti il caxxo !
W le forze dell’ordine e tolleranza zero per chi delinque !
Noi lavoratori onesti che ci spacchiamo il culo per lavoro onesto e dignitoso,vorremo che le nostre tasse siano utilizzate per potenziare le forze dell’ordine .
Un po’ azzardato ipotizzare anche altri reati ancora non accertati da chi di dovere … resta però la gravità del gesto che con sé porta un pessimo esempio genitoriale.
Rimandateli in Sicilia sti scappati di casa…che si trovassero un lavoro serio 🤣
Passesco, sparare sensa motivo.
E se avessero attinto una sagoma umana ci scappava il cadavere .
Passesco