Piste chiuse e aperture rinviate: difficile inizio per gli impianti abruzzesi

E’ una situazione difficile per gli impianti sciistici abruzzesi, che nemmeno a una settimana dall’apertura hanno già dovuto alzare bandiera bianca. Manca, infatti, il principale protagonista per poter mettere in funzione la macchina organizzativa che richiama già da dicembre migliaia di appassionati sulle piste: la neve.

In realtà la prima comparsa l’aveva fatta a inizio mese, prima ancora del ponte dell’Immacolata, data segnata in rosso sui calendari dell’Alto Sangro per la riapertura di gran parte degli impianti dell’Aremogna. Tant’è che già dal primo dicembre furono attivati gli impianti cabinovia Pallottieri, tapis roulant, seggiovia Macchione, seggiovia Gravare Corte e seggiovia Valle Verde di una delle località turistiche più ricercate d’Abruzzo.

Date le condizioni meteo e lo scarso innevamento delle piste a bassa quota necessarie per il rientro, per motivi di sicurezza e per evitare disagi ai fruitori, gli impianti dell’Aremogna resteranno chiusi fino a nuova comunicazione. E’ questo il messaggio che si trova da ormai due giorni sul sito web di Alto Sangro Skipass. E chissà quando tornerà la neve, visto che almeno fino a mercoledì non sono previste precipitazioni sulla zona.

Ieri, invece, avrebbero dovuto aprire gli 11 impianti di Ovindoli. Inaugurazione della stagione che per motivi metereologici è stata così rinviata. Sulle 24 piste è presente appena una spolverata di neve. Troppo poca per poter accedere con gli scii.

Semaforo rosso anche per le 10 piste degli impianti di Campo Imperatore, dove ad essere aperta al pubblico è solo la funivia del Gran Sasso d’Italia.

Insomma, al momento c’è poco da sorridere per chi gestisce gli impianti e per chi freme per tornare sulle piste. Sarà anche questa una conseguenza del surriscaldamento climatico, con il 2022 che passerà alla storia come l’anno che, al momento, è il più caldo della storia per l’Italia.

7 Commenti su "Piste chiuse e aperture rinviate: difficile inizio per gli impianti abruzzesi"

  1. Bisogna insistere un pochino di più con l’inquinamento. Ci penseranno le migliaia di autoveicoli che ogni anno invadono le montagne per divertimento. Dunque… se nelle nostre montagne non c’è LA protagonista, LA neve, stanotte dormirò lo stesso, forse meglio.

  2. Ormai è diventato un intercalare, un incidentale, ogni occasione è buona per diventare climatologi con tanto di laurea in fisica dell’atmosfera ad honorem e affermare le verità assolute, il dogma intoccabile, il cambiamento climatico! Mi fa male un piede, colpa del cambiamento climatico! Piove poco? Cambiamento climatico! Piove troppo? Cambiamento climatico! Eh, ma guardate che non ha mai fatto così, infatti non me lo ricordo e neanche mio nonno se lo ricorda! Le variazioni nel clima ci sono sempre state e in passato sono state notevolmente più drastiche di adesso (negli ultimi secoli il clima è straordinariamente stabile), indovinate un po’ chi è il responsabile, l’uomo? Risposta sbagliata! Il responsabile principale udite udite è il sole! Chi lo avrebbe mai detto! La scienza viene trattata come dogma, è così perché lo ha detto tizio, o caio! L’ipse dixit tornato di moda prepotentemente! è vero che la concentrazione di anidride carbonica sta aumentando? Sì. è vero che le temperature stanno aumentando? Sì. Le due cose sono correlate? L’uomo ha un impatto significativo in merito? Non lo può dimostrare in modo rigoroso nessuno, nemmeno se scendesse ora il padre eterno e si mettesse alla lavagna, figuriamoci i giornalisti che poco capiscono di scienza, visto che sono pochi quelli che l’hanno studiata, che non la disprezzano o se ne occupano in maniera attiva. Se siamo così bravi a cambiare il clima di un pianeta, perché non andiamo a modificare il clima su Venere? Fra pochi anni, (secondo voi, visto che siete esperti, quanti anni?) potremo abitare anche quel pianeta, che ci vuole? La scienza è dubbio, è incertezza, è dimostrare in modo rigoroso una teoria prima di enunciarla e poi la si mette comunque in discussione per migliorala. La scienza non è dogma, non si fonda sulle certezze assolute! Dal momento che siete quindi così esperti in materia, diteci voi quale dovrebbe essere la temperatura giusta oggi in un determinato luogo, oppure quando dovrebbe fare la neve, in che giorno e a che ora!

  3. Bisogna guardare il lato positivo… visto l’aumento di gas, energia elettrica, pellet e legna, se avremo un inverno mite vuol dire che a sorridere… saranno milioni di Italiani…

  4. Commento di Paolo da incorniciare….ultimamente sd un convegno scientifico un professore parlava del concetto di clima e quindi del significato del cambiamento….. oggi siamo ossessionati del riscaldamento globale, ma il nostro è un concetto di clima effimero. Vpensate che negli anni novanta ci fu una stagione che l’Aremogna neanche apri’, non nevico’ mai…..se accadesse oggi ci vorrebbero gli psicofarmi per disinnescare lo psicodramma siciale innescato dai media….
    È vero che è in atto un cambiamento climatico perché il CLIMA NON È QUALCOSA DI ETERNAMENTE STATICO. Il clima muta, accettiamolo muti

    • è vero in alcuni anni la neve non ha fatto , ma 20 gradi a Dicembre non si sono mai visti.
      L’unico lato positivo è il risparmio sulle bollette della povera gente.Per l’Alto Sangro ci penserà Marsilio e Company

    • Da incorniciare si….e tenerlo al bagno .

  5. leggere i commenti di improvvisati scienziati e critici la dice lunga su che razza di ingnoranza becera ed arrogante vivono i nostri tempi.
    uno : I cambiamenti climatici esistono e sono accelerati dall’uomo . punto
    chi con assurde e ridicole teorie cerca di affermare il contrario ò è in malafede o ha preso la laurea guardando il grande fratello.
    Il buco dell’ozono è causato dal rilascio di sostanze inquinanti sia da parte dell’uomo sia dalle attività produttive . a partire dalla seconda metà del nocvecento , lo strato si è progressivamente assottigliato a causa di gas inquinanti uno tra tanti i gas cloroflurocarburi utilizzati principalemente negli impianti di rifregerazione o bombolette spyware ,.
    potrei elencarne molti altri ….ma evito perché credo non sia necessario.
    non e’ il cambiamento climatico in se ad essere il problema ma è la velocità esponenziale con cui lo stiamo accelerando noi uomini ad essere tragica , se si continua a negare tutto ciò non ci sara capacità di adattamento .
    Evitate di scrivere caxxate professoroni improvvisati e tornate a vedere i mondiali che di calcio ne capite meglio.

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