Un’altra auto in fiamme nella notte a Sulmona e ancora una volta un episodio, in un modo o nell’altro, se per caso o per dolo si dovrà capire, collegato allo spaccio di droga in città. La Golf nera che ha preso fuoco verso le due e mezza di questa notte nei pressi di Porta Saccoccia, lungo la circonvallazione orientale, è infatti di proprietà di uno dei giovani coinvolti nella rapina di Bussi, quando nel giugno scorso cioè vennero sottratti quasi 17 chili di droga ad un corriere, in uno scambio farlocco, nel quale cioè venne consegnata carta straccia al posto del pattuito per la droga.
Merce poi recuperata dalla guardia di finanza in uno spettacolare inseguimento per le vie del paese.
L’auto, in realtà, era in uso al padre del giovane che tra l’altro si trova nel carcere di Pescara proprio per i fatti di Bussi. Ma è evidente, e su questo sta lavorando la polizia che ha scoperto l’incendio per caso, passando cioè con una volante in zona, che l’avvertimento fosse rivolto al figlio.
Appena qualche sera fa cinque colpi di pistola sono stati esplosi all’indirizzo della pasta all’uovo di un trentenne, anche lui agli arresti domiciliari per i fatti di Bussi. A quest’ultimo è stata bruciata l’auto a metà dicembre sotto casa.
Stesso sistema e, si pensa a questo punto, stesso messaggio di avvertimento e rivalsa.
Gli spacciatori sulmonesi devono aver insomma pestato i piedi a qualcuno che non scherza: piombo e fiamme in città per un regolamento dei conti che, si teme, non è finito.
Fin quando si colpiscono tra di loro facessero quello che gli pare…
Con sta storia del facessero quello che gli pare tra loro si rovina solo la serenità cittadina !
Tirate fuori le pallucce ….chi sa qualcosa lo dica alle forze dell’ordine !
Pene severissime ed esemplari per chi va sparando e incendiando le macchine ….ma anche per chi spaccia droga !
Ripeto qualche annetto di carcere e lavori socialmente utili ….e vedrete che gli passa la voglia di fare i coglion i !
Diffido sempre di chi parla così… Altro che facessero quello che gli pare… In quel momento poteva passare chiunque e rimanere ferito se gli andava bene..
Sulmona città tranquilla…un paio di …., è solo una Citta da dimenticare.,.e come tanti…andare via…espatriare e nn aver alcun rimpianto…
Credo sia il momento di alzare la dignità di tutti noi e smettere di piagnucolarci addosso e prendere tutti le responsabiità addosso. Dobbiamo guardare avanti e in alto e cominciare a lavorare POSITIVAMENTE. ‘PENSARE POSITIVAMENTE” SENZA DISFATTISMI.
cHI CI STA SEGNALI LA PROPRIA DISPONIBILITà.
Io sono d’accordo con te. Queste cose esistono dovunque ma qui a Sulmona sono limitate a pochi soggetti ben conosciuti che stanno tra di loro. Personalmente non sento alcun senso di insicurezza.
Espatri lei,la dimenticheremo volentieri e con lei i suoi pensieri che offendono il bene della nostra illustre cittadina e le persone di tanta onestá.