Lontani i tempi, quelli sfavillanti dell’election day 2016, anno del civismo dal respiro plurale che li vedeva sorridenti e compatti. A Palazzo San Francesco la musica sembra essere cambiata, i toni si fanno alti e i banchi stretti, scricchiolando non poco. La maggioranza allarga le maglie delle incomprensioni, mostrando a più riprese i conti, tra un comunicato e l’altro, dell’incompatibilità
La chiamata del duo di “Adesso Sulmona”, Ramunno e D’Amico, per la verifica di stabilità e di intenti della maggioranza con tanto di “saremo i primi a chiamarci fuori dai giochi” in calce, trova la risposta del consigliere Fabio Pingue di “Avanti Sulmona”, il vicino di banco insomma divenuto negli ultimi tempi un po’ scomodo.
Pingue sentenzia “L’affidabilità di chi, in una sola frase, chiede (agli altri) la prova di solidità della maggioranza e rivendica (per sè) il diritto di farla franare per primo”
“Nel teatro dell’assurdo” c’è chi va avanti, “Senza inutili pavoneggiamenti, c’è chi lavora per reggere le fila, cercando di dare alla nostra città una visione strategica e di attaure, seppure tra innumerevoli ostacoli, interventi in tale direzione”
Il suo gruppo ha operato, rimarca il consigliere di “Avanti Sulmona”, dalla ristrutturazione della sede della caserma della guardia di finanza, al progetto di ristrutturazione della Caserma Pace e De Amicis con il demanio 4.000.000 di euro per l’ufficio sisma. La chiusura della convenzione di Casa Italia e il progetto di Palazzo Pretorio. Il bando per i nuovi pullman e l’esternalizzazione del servizio trasporti, il bando e la chiusura di aggiornamento del piano di protezione civile”
E nell’attesa della prova di stabilità dell’amministrazione casiniana, i cittadini, ascoltano e assistono a tutte le scene dei protagonisti, certi in un prossimo atto della saga di Palazzo.
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