Stoccata di Fabio Pingue alla sindaca di Sulmona Casini, che viene definita “in scadenza”. Secondo Pingue, Casini dovrebbe preoccuparsi di esercitare le sue funzioni in questi pochi mesi che l’asse Gerosolimo-Di Masci le ha accordato, prima di condannare il suo mandato alla inevitabile, anticipata fine.
“Utilizzare il delicato argomento sanità come vetrina per ottenere, di tanto in tanto, qualche riga sulla stampa locale scrive Pingue – non è esattamente il massimo che ci si sarebbe aspettato da Casini. È opportuno ricordarlo, lei ha voluto l’istituzione di un’apposita commissione consiliare sul tema – di cui ha, peraltro, preteso la presidenza – e che ha poi lasciato languire in totale carenza di attività, fatte salve le rare iniziative intraprese dai consiglieri”. Pingue si riferisce al monito che la sindaca ha lanciato contro la Regione, nei confronti della quale denuncia un “silenzio assordante”.
il consigliere comunale di opposizione ricorda poi come Casini si sia schierata apertamente a sostegno della consigliera regionale Marianna Scoccia, sbandierando la forza congiunta che il “governo del territorio” avrebbe così esercitato, ed ora, sostiene Pingue, il massimo dell’attività che riesce a rivendicare è la delusione per le sue preci inascoltate.
Conclude al vetriolo Pingue spaziando a tutto campo: “Saremmo onorati se finalmente Casini e Scoccia, così come la consigliera regionale La Porta e la senatrice Di Girolamo, queste ultime al netto, rispettivamente, della perpetua campagna elettorale pro-Lega e della sfilata delle fontanelle, potessero testimoniare la loro esistenza in vita attraverso atti e provvedimenti, così come alla pubblica amministrazione è richiesto di fare, a tutela di questo territorio che appare ogni giorno di più abbandonato a sé stesso”.
S.M.
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