“Sono stati sette anni importanti, di grande lavoro e di grandi soddisfazioni, nel corso dei quali mai ho fatto venir meno il mio massimo impegno, costruendo un vissuto politico e umano che resterà per sempre parte delle mie emozioni più vere”. Con queste parole contenute in un conciso comunicato stampa Pietro Quaresimale ha annunciato la sua uscita dalla Lega salutando, all’indomani di Pontida, gli esponenti del partito ai quali “auguro le migliori fortune”.
Un addio dopo anni di impegno politico iniziato a partire dal 2017 quando Quaresimale fu il primo sindaco d’Abruzzo ad aderire al partito di Salvini e proseguito con le regionali di due anni dopo che lo videro primo degli eletti del centrodestra abruzzese con quali 9000 preferenze.
Capogruppo della lega in Regione e dal 2020 al 2024 assessore con deleghe al Lavoro, alle Politiche Sociali, alla Formazione e all’Università, Pietro Quaresimale dice addio alla Lega non senza rivendicare una “gestione nella quale ha saputo imprimere una decisa accelerazione all’attività amministrativa anche varando innovativi piani di intervento che hanno prodotto effetti su migliaia di cittadini abruzzesi e rivoluzionato il modus operandi della macchina regionale”.
Si conclude quindi l’esperienza di Pietro Quaresimale all’interno della Lega perché, come spiega lui stesso oggi assessore all’Urbanistica, alla Ricostruzione, al PNRR, agli Eventi e al Marketing territoriale del Comune di Campli, “in ogni percorso viene il momento di seguire altre ispirazioni”.
meglio tardi che mai.
LA lega politicamente parlando rappresenta il culmine del decadimento morale .
Il mondo ha bisogno di compassione non di innalzamento di muri .