Picchiata brutalmente per un commento fatto su Facebook. E’ successo ieri pomeriggio in via Mazzini a Sulmona poco dopo le 16,30 nei pressi del rivenditore di tabacchi dove la vittima, una donna di quarantasei anni, si era recata per acquistare le sigarette al distributore automatico.
“Improvvisamente da due auto, un’Audi e una Smart, sono scese due donne di mia conoscenza – racconta la vittima – inveendo prima contro di me per un commento che avevo postato sul profilo di un mio amico, ex compagno di una dei due aggressori, e poi picchiandomi prima con calci e pugni e poi con una stampella che una delle due aveva preso in auto con il chiaro intento di usarla come arma contundente. Ho cercato di difendermi come potevo, fin quando una delle due ha fatto notare all’altra che la zona era piena di telecamere, costringendo così entrambe a risalire nelle auto e fuggire”.
La donna vittima dell’aggressione si è recata subito dopo in ospedale dove dopo diverse ore e controlli, i medici le hanno diagnosticato un trauma cranico cervicale, una possibile frattura del setto mandibolare e contusioni al braccio, per una prognosi, solo momentanea, di quindici giorni. La vittima dovrà infatti eseguire ora una visita maxillo-facciale all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per verificare eventuali danni e interventi chirurgici da compiere.
“Nell’auto con loro c’erano tre ragazzi che non sono intervenuti – continua la quarantaseienne – e che hanno atteso il pestaggio per poi aiutarle nella fuga. Conosco bene gli aggressori, una è anche pregiudicata, mi stalkerizzano da mesi su Facebook e una di loro è la ex compagna di un mio caro amico che dovrà sposarsi a settembre. Ce l’avevano con me per un commento fatto sul profilo di questo mio amico, nel quale tra l’altro non facevo nessun nome, ma dal quale devono essersi sentite coinvolte”.
La vittima oggi stesso presenterà una querela formale alla polizia e dalla sua dovrebbero esserci le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza sia pubbliche che private. Dall’esito della visita medica programmata sempre oggi, si capirà comunque se la prognosi supererà i venti giorni facendo diventare d’ufficio l’intervento della magistratura.
Questa storia non è vera…è tutta inventata su Facebook,e voi come sempre scrivete stuidaggini.,,
Ciao a tutti