Piazza XX resta chiusa, la giunta: “Verso la pedonalizzazione”

Se a spingere la sperimentazione di chiusura di piazza XX settembre alle auto (o meglio alla sosta e alla fermata delle auto) è stata la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a convincere la giunta a trasformare quel provvedimento da provvisorio a definitivo, sembra sia stata una innocente partitella a pallone di ragazzini, che ha riempito di cuoricini e like il profilo Facebook del sindaco Annamaria Casini.
Tant’è che da oggi, scaduto il periodo di sperimentazione di quindici giorni, l’amministrazione comunale ha definitivamente chiuso la piazza alle auto. Con una delibera, diventata esecutiva questa mattina con una determina degli uffici, infatti, si è deciso di vietare a tempo indeterminato il transito e la sosta delle auto nella piazza e in particolare nella zona prospiciente la sede dell’ex liceo classico.
La parte sinistra dell’area, invece, resterà disponibile per taxi, disabili e scarico merci, mentre sarà garantito il transito (fatte salve le già esistenti limitazioni della zona a traffico limitato) per chi con l’auto dovrà recarsi nel parcheggio privato di via Carrese o nella parte retrostante la piazza (ovvero piazza Salvatore Tommasi e via degli Agghiacciati).
La decisione della giunta sembra essere solo l’inizio di un percorso che dovrebbe portare (ma il condizionale è ormai d’obbligo da ventuno anni a questa parte) alla pedonalizzazione del centro storico e della stessa piazza XX settembre, come recita la delibera approvata dalla giunta Casini, che si riserva però di fare i dovuti approfondimenti con i portatori di interesse prima di assumere decisioni drastiche.
Non tutti, in effetti, hanno accolto la sperimentazione (e c’è da immaginare tantomeno il provvedimento definitivo) di chiusura della piazza, reclamando, in particolare, l’assenza di politiche di valorizzazione più ampie del centro storico e la normale manutenzione.
Erbacce cresciute ovunque, calcinacci pericolanti proprio dalle mura del liceo e scarsa pulizia, d’altronde, sono ormai parte dell’arredo urbano di piazza XX settembre, come di tutta l’antica Sulmo.