Si è difeso spiegando che le piante trovate in casa altro non sono che una scorta per uso personale Roberto Primavera, il 61enne di Sulmona fermato lunedì scorso dai carabinieri con otto piante di cannabis sul balcone.
Una spiegazione che non ha convinto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona Giulia Sani che a carico dell’uomo ha disposto la convalida dell’arresto con obbligo di firma.
Primavera era stato fermato e perquisito dai carabinieri della compagnia di Sulmona per via di alcune piante di cannabis notate dai militari sul balcone della sua abitazione in Santa Rufina. Da qui il sequestro e la successiva perquisizione a seguito della quale venivano rinvenuti altri tre grammi di hashish pronti, secondo l’accusa, ad essere ceduti sul mercato.
Accusa alla quale la difesa dell’uomo affidata all’avvocato Stefano Michelangelo, risponde sostenendo che la detenzione della sostanza non è finalizzata allo spaccio.
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