Piano Estate, le scuole sulmonesi e la sfida alle aule-forno

Di estivo, al momento, c’è solo la colonnina di mercurio che tocca quote raramente viste nel mese di aprile. E se in primavera si registrano massime vicine ai ventotto gradi, non è difficile ipotizzare le temperature che si registreranno nei mesi di giugno e luglio. Qualcuno l’estate se la godrà tra mare, piscina e montagna. Altri, invece, potrebbero “schiumare” nelle aule. E’ di oggi, infatti, la notizia del Piano Estate 2024, che con i 400 milioni stanziati dal governo Meloni (derivanti dai fondi europei) che permetterà l’apertura delle strutture scolastiche anche nei mesi estivi.

Un piano nazionale che investirà, inevitabilmente, anche le scuole primari e secondarie di Sulmona. Qualcuno già ci pensa all’apertura “straordinaria”, a patto che spazi, ambienti e strutture siano agibili sotto il punto di vista climatico. Già, perché le classi diventano forni già nel periodo primaverile, figuriamoci durante i mesi estivi. E i condizionatori nelle scuole sono merce rara. Lo conferma anche Alessandra Di Mascio, dirigente della scuola “Ovidio”, pronta all’acquisto di un condizionatore per due aule in cui, anche nei mesi non estivi, il clima è rovente.

“L’idea del Piano Estate è interessante, ma solo se fattibile – spiega -. Se si hanno sufficienti condizionatori d’aria è realizzabile. Non è semplice disporre di spazi e strutture idonee per trascorrere tempo didattico e per lavorare in serenità”. A ciò si aggiunge anche il problema della reperibilità degli insegnanti e dei collaboratori. “Le segreterie sono aperte anche in estate – prosegue la dirigente -. Però collaboratori e insegnanti possono usufruire, per diritto, ai giorni di ferie”.

Attenderà la fine dei lavori del Certamen Ovidianum la dirigente del polo umanistico, Caterina Fantauzzi, per visionare i progetti di potenziamento didattico previsti dal Piano, per poi intraprendere un discorso con associazioni ed Enti Locali per dare vita ai progetti.

Le scuole potranno realizzare i progetti del Piano Estate in collaborazione con enti locali, associazioni del terzo settore, università e centri di ricerca. L’obiettivo è quello di creare una rete di alleanze per il territorio che supporti la scuola nel suo ruolo educativo e sociale. Inoltre, potranno utilizzare i 750 milioni di euro dal PNRR per la riduzione dei divari territoriali e la lotta alla dispersione scolastica, i 600 milioni di euro dal PNRR per lo sviluppo delle competenze STEM, digitali e linguistiche e i 140 milioni di euro dal PON 2014-2020 per esperienze di formazione all’estero.

4 Commenti su "Piano Estate, le scuole sulmonesi e la sfida alle aule-forno"

  1. Jon Pupilla Re dei drogati | 12 Aprile 2024 at 18:22 | Rispondi

    Sono Jon Pupilla Re dei drogati

  2. VORREI SEGNALARE CHE NONOSTANTE LE TEMPERATURE PRIMAVERILI SI SIANO ALZATE NOTEVOLMENTE, ALL’INTERNO DEL LICEO G.B. VICO DI SULMONA CI SONO ANCORA I TERMOSIFONI ACCESI CON UN ENORME SPRECO DI DENARO PUBBLICO(PAGATO CON LE NOSTRE TASSE)…PER CUI SPERO CHE CHI DI DOVERE PROVVEDA A RISOLVERE QUESTO PROBLEMA,A COSA SERVONO I LAVORI DEL 110% PER RISPARMIARE E RENDERE PIU’ EFFICACI ED ECONOMICI I RISCALDAMENTI NEGLI APPARTAMENTI DI OGNUNO DI NOI SE POI SI CONTINUA CON QUESTI SPRECHI…?…C7SULMONA

  3. La scuola che non esiste | 13 Aprile 2024 at 22:53 | Rispondi

    Che bella la scuola dei miei tempi…

  4. Ma lasciateli in pace questi ragazzi è Estate…..non costringeteli a frequentare i soliti Club Privati ….per la gioia dei Titolari….se la Scuola è aperta devono rimanere in classe o nelle Palestre Scolastiche….

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