Tornano all’attacco i capigruppo di minoranza contro i piani complessi in discussione oggi nella commissione Bilancio e Territorio che il sindaco Casini vorrebbe tanto far passare, lo testimonia anche l’appello diffuso ieri per un “rilancio”, dice, della Città.
Ovviamente non la pensa allo stesso modo l’opposizione che si discosta dall’ottica della prima cittadina e annuncia: “Nessuna convergenza” perchè contro “una politica amministrativa di speculazione sui beni comuni”. Elisabetta Bianchi, Maurizio Balassone, Antonio Di Rienzo, Mauro Tirabassi e Francesco Perrotta, in una nota congiunta, aggiungono: “Imporre progetti edilizi decotti ed antistorici in un tessuto urbano senza alcuna visione integrata con l’importante patrimonio immobiliare del centro storico in una Città che vede una costante flessione demografica significa danneggiare il valore, già grandemente abbattuto, del mercato immobiliare, incentivare lo spopolamento del centro storico e dimostrare, una volta ancora, di non avere una visione complessiva dello sviluppo di Sulmona”.
Non solo. I capigruppo sottolineano che “Se il Sindaco Annamaria Casini, anche Assessore all’urbanistica, avesse avuto a cuore il settore di riferimento avrebbe innanzitutto impedito il comando presso altra amministrazione assentito al relativo Dirigente e avrebbe avviato tempestivamente l’iter di approvazione del nuovo piano regolatore che il Comune ha già approvato e pagato”. Chiara, dunque, la linea intrapresa dalla minoranza. Ma la battaglia dell’amministrazione Casini, questa volta, si gioca sulla sponda della maggioranza con Fabio Pingue che di piani complessi non vuole saperne anzi si dice “pronto allo scontro”.
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