Evitare lo scioglimento anticipato del consiglio comunale e peggio l’arrivo di un commissario, per di più per un periodo lungo: con queste motivazioni di base il consigliere comunale Gianluca Petrella ha ufficializzato questa mattina la sua uscita dal gruppo di opposizione di Sulmona al Centro e la costituzione del gruppo consiliare di Italia Viva.
Petrella non entrerà “automaticamente in maggioranza”, dice, ma è evidente che la sua è una scialuppa di salvataggio per l’amministrazione Di Piero che ora è pronta per andare in consiglio con una nuova giunta e potendo contare sugli otto voti necessari (più quello del sindaco) per definirsi maggioranza.
“Premetto di essere assolutamente contrario ad uno scioglimento anticipato del consiglio comunale poiché il mandato amministrativo deve avere la durata naturale di 5 anni e che soltanto un’anomalia sulmonese ha causato, negli ultimi venti anni, l’interruzione anticipata dell’attività amministrativa comunale – scrive Petrella -. A mio giudizio, lo scioglimento anticipato del consiglio comunale non risolve affatto, come già si è avuto modo di verificare nel corso degli ultimi anni, i problemi che affliggono la città, la quale non ha bisogno dei tatticismi funzionali all’esigenze e agli egoismi di taluni personaggi politici ma necessita, invece, di uno sforzo corale per fronteggiare la notevole entità dei problemi. Conseguentemente, ritengo mio dovere, in qualità di consigliere comunale, rendermi promotore di un’azione politica mirata ad evitare lo scioglimento del consiglio e, in tal senso, rivolgo un vivo appello ai consiglieri comunali affinché la città non subisca l’onta dell’ennesimo commissariamento, peraltro di lunga durata”.
Una direzione che Petrella aveva scelto da tempo e il tergiversare finora era stato dettato dalla volontà di recuperare anche la consigliera Teresa Nannarone “donna di sinistra che io stimo molto e con cui mi sarebbe piaciuto fare gruppo, perché io sono e sono sempre stato di centrosinistra”. La Nannarone, però, sembra aver preso altre strade, anche se c’è chi spera che di fronte ad una giunta azzerata e rinnovata (cosa che chiede anche Petrella) e un rilancio programmatico su una serie di punti, la ex promotrice della coalizione possa ripensare le sue posizioni.
Ora starà al sindaco concretizzare l’incasso, con un nuova giunta che potrebbe arrivare in tempi stretti, anche perché sono molte le urgenze da affrontare.
Bravo, il Commissariamneoto è la morta della città
Un passaggio a metà (!?):
per questo non è impegnativo intravedere sin da subito il senso di frustrazione che assalirà la …colomba Petrella quando, formulato l’invito alla votazione dal P.te del Consiglio su provvedimenti posti all’OdG già nella prossima seduta, il braccino del “segugio ingaggiato” dovrà obbedientemente levarsi per un “sì”, a testimoniare il rispetto ossequioso degli accordi underground.
Altro che ritrovata autonomia decisionale e personale capacità partecipativa nella gestione del governo cittadino.
Per non sottrarre tela al sarto, ci piacerebbe saperlo subito incaricato di formulare, ad esempio e per buon consiglio, una proposta progettuale che raccolga il valore dei territori contermini all”urbe antica racchiusa tra le mura: le FRAZIONI, tutte, riconnotandole da elemento di marginalità a fattore di sviluppo.
Con tanto di studio preliminare che ne analizzi il potenziale sistemico secondo una visione olistica del territorio improntata al paradigma della rigenerazione urbana eco-sostenibile, capace di riconettere le numerose frazioni costituenti il tessuto periurbano ad un unico agglomerato paesaggistico-insediativo, quale nuovo strumento per un quadro programmatorio/decisionale unico a scala territoriale, entro il quale elaborare non più di una terna di azioni strategiche per derivarne il tanto atteso restart socio-economico del comprensorio sulmonese.
Auspicando, dunque, che l’apporto del “cervo solitario” non sia solo l’alzata a comando del capo con il palco, riposiamo le nostre mani in attesa di poterlo applaudire il giorno del deposito in atti formali della ideazione e proposta progettuale – quale primo incarico assegnato ad personam per mano sindacale – a testimonianza di cotanta capacità ma anche coraggio guardando in viso i suoi attendibili elettori di una delle tante svantaggiate frazioni.
🥱
Egregio,
allora hai bisogno di “riposare” ma soprattutto di “ripassare” la lingua italiana 😞
Altro personaggio in cerca di autore. Andate a casa!!!!! Almeno si torna presto a votare.
A mio modesto parere L’ unico che si salva ess n miezz e’ Attilio D’Andrea !
Tutto il resto e’ poltrone e sofà
Anche Catia Di Nisio. È una brava persona che lavora bene ed in silenzio.
Anomalia sulmonese? Ma non e che sei tu l anomalia con il bagnaturo ombelico del mondo? Il commissario farebbe tutto prima e meglio. Le vostre sono Anomalie uniche in Italia. Dimentica il Petrella che i personaggi che lui accusa di egoismo politico sono quelli con cui lui si è candidato e che con una doppia piroetta ha lasciato per soccorrere i vincitori claudicanti. Che ci sia un telecomando in azione e chiaro a tutti. Vi consiglio una visita da uno bravo.
“Il commissario farebbe tutto prima e meglio.”
E’ un mondo distonico dove chi non lo vive esprime pareri e giudizi non consoni con la realtà.
Il commissario traghetta l’apparato amministrativo verso nuove elezioni rallentando ancora di piu le attività che si svolgono ordinariamente.
E’ necessario che queste leggende metropolitane relative ai super commissari che rimetteranno in sesto i comuni, vengano illustrate meglio in questi contesti di crisi proprio al fine di evitare un commissariamento che tecnicamente e giuridicamente funge da rallentatore dell’attività amministrativa.
Da evitare ad ogni costo.
Mi dispiace, da dipendente comunale posso assicurarle che si sbaglia.
Sono senza parole entrato in consiglio grandezza a al Preside ed all’avv. Gerosolimo gli gira le spalle per far arrivare l’amministrazione alle regionali!!! Assurdo, quantomeno un consiglio pretendi perché hai il potere di farlo il vice sindaco e un altro assessore. Sono costretti a dartelo…
Bastava che l’uno o l’altro restasse al suo posto e tutto sarebbe andato come tu speravi…o no? Sono loro gli inaffidabili non Petrella…
Ah ok ok. Adesso si. Con Petrella i problemi di Sulmona saranno certamente risolti.
Ciò che or di più stupisce
è il silenzio di quei tanti
che, di chi ora fallisce,
sono stati allor votanti.
Dov’è chi “Cambiamento”
o ancor “Liberazione”
forte urlava a cuor contento
di codesta coalizione ?
Fossi in loro scriverei,
almen quanto fatto prima,
che han tradito i sogni miei
anche senza fare rima…
Ed invece zitti e muti !!!
Forse manca un Pifferaio
che li guidi come lupi
e li aizzi a fare guaio ?
“Non sia mai” diranno loro,
che se fosse inver così
scoprirebber tutti in coro
d’esser stati spinti lì
dove altri li voleva
e sovente li ha illusi,
ma ognun di lor credeva
d’esser gli altri i brutti musi !!!
Sento parlare a destra e a manca di salto della quaglia…vergognoso…trappole/tranelli…poi vai a leggere e vedi: Gerosolimo che lascia…Zavarella che passa da altra parte…Nannarone non si capisce…mo la colpa è di Petrella…c’è vo proprie lu coragge pe parlà e sentenzià…
In politica spesso si cambia idea, si passa da una parte all’altra, ma Petrella ha immobilizzato una città. Questa è la verità.
Stanno 8 a 8 cosa cambia? Le commissioni non riusciranno ad andare avanti Percui non era meglio il commissario? Si sarebbe votato a giugno Percui neanche tanto tempo. Invece così assisteremo ad una lenta agonia.
Capisco i seguaci di Gerosolimo che rodono e non poco. Ma se lui fosse rimasto in consiglio e si sarebbe degnato di prendere la parola almeno una volta in due anni magari ora le cose erano diverse. La colpa è solo sua e del Preside che ha rinunciato. Petrella è libero di decidere dove stare considerata la situazione politica attuale. Rosicate gente rosicate.
Due consigli, il primo coniugazione dei verbi, il secondo lui non e’ liberalo di passare da una parte all’altra come crede. Il petrella come altri, ha avuto un mandato da elettori che lo hanno votato in una lista probabilmente, se si fosse candidati altrove non lo avrebbero scelto. Detto cio’ il petrella deve rendere conto a qualcuno…. cio’ detto, lui come gli altri che saltano da una parte all’altra ora per una convenienza e ora per una candidatura in jna lista, magari regionale, che garantisca lo scranno ma, SOPRATTUTTO, il lauto compenso….
Il problema non è Petrella ma la Nannarone che prima apre poi chiude senza nessuna volontà di costruire ma solo di distruggere cercando di scaricare le
Colpe sugli altri. Fino a un certo punto là si poteva seguire adesso siamo solo al risentimento personale zero politico zero senso civico zero attaccamento alla città … non la voterò mai più in vita mia anche se lei pensa
Di lucrare da una posizione di opposizione dura e pura per me lei rimane solo una egocentrica che ragiona solo per sé e a scapito del bene della città.
Ps fanzine della Nannarone evitate risposte piccate è la mia opinione legittima come vostre non necessita di contro narrazioni di parte
…il problema è sempre lo stesso, da una vita…
Le checocciè !
Pensare semplicemente che Petrella abbia voluto nobilmente togliere la città da una situazione di mexxa? No, eh? Figuriamoci, ma quanto mai.. ci deve essere sotto sempre qualcosa di torbido, vero cucucciari?
..quando.
Hahahahahahahahaahhaahahahah …e jammmmmmm su !
Bagnaturo e Badia, per parafrasare il passaggio di un commento precedente, sono di fatto l’ombelico del mondo in questa singolare consiliatura. Con tre consiglieri (Di Benedetto, Febbo e ora Petrella), qualora trovassero una forma di collaborazione, le due frazioni potrebbero spostare fortemente il baricentro delle scelte dell’amministrazione, in barba alla spocchia che connota spesso e ingiustificatamente molti sulmontini di città. Però la cosa più interessante è la flessibilità del pensiero, più che ondivago e fazioso, con il quale molti valutano le sfortunatissime vicende politiche del comune di Sulmona. Uso questa definizione per non parlare di schizofrenia conclamata. E già, perché “il bene della città” assume forme diverse a seconda dell’opportunità del momento. Nella scorsa campagna elettorale Gerosolimo fu il demonio da esorcizzare politicamente e molti, con sprezzo del pericolo va riconosciuto, decisero comunque di schierarsi dalla sua parte convinti che tanto pessimo non fosse. Se non altro per il suo curriculum e i ruoli ricoperti in passato a suon di voti. Tutto il centrodestra ufficiale e gran parte del centrosinistra trovarono una forma di convergenza, basata su attacchi personali spesso indecenti, pur di scongiurare il suo avvento a palazzo San Francesco. Gli esiti sono stati evidenti: l’ex assessore Zavarella, apprezzato da molti per il suo decisionismo durante l’incarico nella giunta Casini, ha salutato il suo mentore e si è trasferito in FDI. Dall’altro lato i coniugi Proietti e Teresa Nannarone, pretoriani del sindaco Di Piero in campagna elettorale, lo hanno mollato per ragioni indecifrabili al senso comune dei cittadini, ma a voler pensare male, cosa che in questa telenovela ci sta e nonostante le dichiarazioni degli interessati, desta più di qualche perplessità. Quindi, per tornare al “bene della città”, è evidente che il concetto è plasmabile a piacere. Per cui qualsiasi critica verso la scelta di Petrella diventa risibile e appare surreale, se è vero che lo stesso Gerosolimo ha rinunciato a fare opposizione e il suo secondo non eletto, Massimo Di Paolo, ha “snobbato” il seggio da consigliere comunale, forse per un disegno più raffinato. Forse troppo. Il soldato Petrella invece, sarà perché celestiniano (perché più volte a capo del comitato festeggiamenti di San Pietro Celestino) e consapevole del senso dei “gran rifiuti” o perché, semplicemente, ha fatto i conti con la realtà di una classe politica cittadina in preda alla più totale confusione mentale, con il pragmatismo di un sindacalista che “vien dalla campagna”, ha voluto scommettere sul fare e non sullo sfasciare a tutti i costi. Anche perché quei costi li pagano sempre i soliti (noi tutti cittadini qualsiasi). Per cui buon lavoro consigliere Petrella e che la tua scelta porti consiglio (comunale).
bene,con l’arrivo di un signore cosa cambia? La realta’ del disastro amministrativo e’ sotto gli occhi di tutti,si fa finta di niente,sospesi i servizi essenziali/primari,cancellati secondari ecc,in pratica nessun servizio e’ fruibile,irrisolti problemi e criticita’,ansia,
precarieta’,incertezza,le difficolta’ rimangono tutte, come prima piu’ di prima,i tifosi tifano e basta,applaudono felici le “ciacchette e nastri di ordinanza” di cui gare e appalti,qualcuno di certo vuole solo arrivare al massimo della pensione,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Allora è sua abitudine voltare le spalle dopo aver dato parola