
Il tombolo, ruote di antichi carri, arnesi da campagna e molti altri oggetti impregnati di ruggine e storia hanno dato vita al “Museo delle origini e dei mestieri”. L’esposizioni degli attrezzi utilizzati nel tempo che fu, è stata allestita a Pescocostanzo, e verrà aperta al pubblico il prossimo 29 dicembre presso la Chiesa di San Giovanni.
Un vero tuffo nel passato, grazie soprattutto a tutti i cittadini che, dando in comodato i propri attrezzi, hanno consentito l’apertura della mostra.
Arnesi che con il progresso tecnologico stanno via via scomparendo dalla vita quotidiana, ma che tornano a rivivere per un giorno all’interno del museo pescolano.
Caro germe ci risiamo. Ma oltre ad aver dimenticato di dire che il museo è permanente potete dirci quanto è stato elargito e soprattutto a chi per questa apertura? Non saranno per caso gli stessi a cui è affidato l ufficio turistico in comodato gratuito sempre sovvenzionato con contributi comunali o altre strutture comunali? Ma i contributi sono erogati su un conto personale? Facendo attenzione a non elargire tali contributi a chi percepisce il reddito di cittadinanza? E gli impianti sciistici chiudono,la banca è l edicola chiusa. Come dimenticare la concessione del carretto dei panini data in un momento di distrazione? PS. Caro germe pubblicate il bagno pubblico in area verde? Povero Pescocostanzo
Verissimo. Aggiungerei anche di parlare del personale tipo segretaria o commissione di concorso,del parco della pineta,dei lavori pubblici in ferro,dell’ albergo diffuso e tanto tanto ancora. Spero che i pescolani abbiano la forza di cambiare. W pesco
Leggevo e sentivo certe storie 30 anni fa.
E se iddio mi darà la salute le sentirò fra 30 anni.
Ognuno si faccia l’esame di coscienza.
In tutto questo ci sta portando alla autodistruzione.
Un territorio che i nostri avi hanno fatto per riscattare e ora noi lo abbandoniamo o affoghiamo in altro inutile cemento.
Gia , altro cemento che sempre per i soliti motivi liti motivi finirà per distruggere il paese