Pescara-Roma, il Consiglio di Stato boccia il ricorso dei cittadini: avanti con i lavori

Avanti tutta con la velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma. Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato da Comferr e da alcuni cittadini di Manoppello, in relazione ai lavori della ferrovia Pescara-Roma. Un punto finale che permette ai lavori di andare avanti, come evidenziato dal presidente della Regione, Marco Marsilio.

“Finalmente – commenta Marsilio – possiamo procedere senza ulteriori ostacoli in un progetto che valorizza l’intero Abruzzo, creando un collegamento veloce con la Capitale, ammodernando infrastrutture ormai desuete e dando una prospettiva di sviluppo futuro in termini di turismo e lavoro attraverso il trasporto su ferro”.

Il ricorso presentato verteva sul raddoppio dei primi due lotti tra l’Interporto d’Abruzzo e Scafa. Il Consiglio di Stato ha ritenuto infondato il motivo in esame. Respinte anche le contestazioni relative alla sentenza del Tar, che lo scorso novembre ha sbloccato il raddoppio ferroviario in quanto “non impattante”.

“Risulta destituita di fondamento l’affermazione di parte appellante secondo cui il Tar non avrebbe evidenziato le ragioni che hanno indotto RFI a parcellizzare l’opera”, si legge nella sentenza

. I giudici amministrativi del Consiglio di Stato, come quelli del Tar, hanno definitivamente smentito tutte le critiche sulla qualità del progetto e sulla regolarità della procedura, certificando che il progetto approvato è quello più rispettoso dell’ambiente e della sostenibilità.

“La Pescara-Roma rimane un’opera strategica per l’intera regione – conclude Marsilio -; noi continueremo a lavorare per intercettare i fondi necessari per completare tutti i lotti ed avviare nel più breve tempo possibile le progettazioni necessarie. Nel frattempo, dopo l’aggiudicazione delle gare di appalto, attendiamo di vedere all’opera gli operai nei primi cantieri”.

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