La prima corsa è prevista il 10 dicembre: un viaggio storico, in un certo senso, perché rompe il tabù del monopolio Trenitalia e Italo su Roma Termini. E’ qui, infatti, nel cuore della Capitale che TUA punta con il suo treno “veloce”, dove le virgolette sono per il momento d’obbligo, perché la tratta Pescara-Roma impiegherà 3 ore e 15 minuti, ovvero tra i 10 e i 25 minuti in meno di quanto offre oggi Trenitalia.
L’obiettivo è però quello di ridurre i tempi, parallelamente alla definizione degli accordi: perché il tempo di percorrenza non è tanto questione di velocità dei convogli, quanto di ingombro della linea. Insomma, bisogna mediare e farsi largo tra i regionali, i locali e i servizi già in essere, per ridurre il viaggio.
Il direttore di TUA Enrico Dolfi, però, ci tiene a smentire leggende metropolitane e di stampa che in queste ore hanno suscitato preoccupazioni, specie in Valle Peligna, con un intervento severo, ieri, della sentarice Gabriella Di Girolamo: “La fermata di Sulmona non è stata mai in discussione – spiega il direttore – Sulmona è e resta un hub baricentrico per il trasporto su ferro, quella che noi chiamiamo una rottura di carico. Con l’attivazione della bretella di Pratola, in particolare, su Sulmona convoglieranno i passeggeri dell’Aquila e di tutta la zona interna”. E d’altronde per un treno che è intitolato al pescasserolese Benedetto Croce, sarebbe stato un controsenso escludere il Centro Abruzzo.
Il treno di TUA partirà da Lanciano, arriverà a Pescara e da qui farà le fermate di Chieti, Sulmona, Avezzano, Tivoli e Roma, che sarà Roma Tiburtina per iniziare e Roma Termini in prospettiva.
Si partirà con un treno in andata e uno al ritorno, “corsa quella del ritorno – sottolinea Dolfi – che è molto interessante per i pendolari della Marsica e della Valle Peligna”.
Con la consapevolezza che si tratta comunque di una tratta la cui sostenibilità dipende anche dall’utenza che riuscirà ad intercettare.
Croce nacque a Pescasseroli.