Oltre quattromila metri lineari di maglia, corrispondenti a 115 reti da pesca non conformi, e 250 chilogrammi di capi di fauna ittica sono stati sequestrati ieri notte dai Carabinieri Forestali della Stazione “Parco” di Capitignano, nel lago di Campo Tosto. Coadiuvati dai militari delle stazioni Forestali e Parco dipendenti dal Reparto Carabinieri P.N. Gran Sasso e Monti della Laga e dal Gruppo Carabinieri Forestale di L’Aquila, con il supporto del Comando Regione CC Forestale “Abruzzo e Molise”, i Carabinieri si sono portati – sin dalle prime luci dell’alba – sulle rive del Lago di Campotosto per un’operazione di contrasto al bracconaggio ittico.
Un sequestro del valore di circa 5.500 euro, che ha portato alla confisca di 730 capi di fauna ittica della specie “coregone lavarello” e “persico reale”. I servizi di monitoraggio del lago hanno permesso di individuare due pescatori, di origine rietina, ai quali sono state elevate quattro sanzioni per violazione della pesca professionale. Una multa del totale di 800 euro.
L’intervento di recupero delle reti ha, inoltre, reso possibile la liberazione di ingenti quantitativi di pescato vivo, che sarebbe stato verosimilmente immesso sul mercato anche se di dimensioni non conformi. Infine, il pesce idoneo al consumo umano in precedenza confiscato è stato donato, a norma di legge, ai fini di solidarietà sociale in favore della Mensa Celestiniana di L’Aquila.
L’esercizio della pesca nel Lago di Campotosto è regolato da un apposito disciplinare dell’Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga a tutela della fauna ittica: l’attenzione al fenomeno in un’area di particolare pregio naturalistico è massima, grazie alla costante azione di vigilanza, controllo e repressione degli eventuali illeciti, svolta dai carabinieri della specialità.
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