Monitorare l’attività dell’orso bruno marsicano e di uccelli come beccaccia e coturnice. E’ questo l’obiettivo del protocollo sottoscritto questa mattina da Regione Abruzzo, due Parchi nazionali, riserve regionali, tre Atc e l’Associazione cinofilia italiana (Enci). Un lavoro che si svolgerà anche attraverso l’ausilio di cani addestrati affiancati da conduttori.
“Tra gli obiettivi del protocollo- spiega la nota- ci sono anche il reperimento di dati specifici per la conservazione e la gestione della fauna, nonché il coordinamento delle attività necessarie alla verifica dell’impatto che le diverse modalità di caccia al cinghiale producono sull’Orso bruno marsicano. Per quest’ultimo aspetto, il progetto vede coinvolti l’Ispra e l’Università ‘La Sapienza’ di Roma”.
“Il protocollo rappresenta un tassello importante inserito all’interno del percorso delle attività di monitoraggio previsto nella valutazione ambientale strategica, che dovrà essere effettuato dopo l’approvazione del Piano faunistico venatorio regionale – ha esordito l’assessore regionale ai parchi e riserve Lorenzo Berardinetti -. L’avvio di un confronto tra i principali gestori delle aree protette, gli ambiti di caccia e l’ente nazionale cinofilia, cristallizzato con questo protocollo d’intesa, avrà un risultato positivo sia per la tutela sostenibile dell’ambiente sia per il coordinamento delle attività di difesa delle specie protette come l’Orso bruno marsicano previsto dal Patom”.
I firmatari del protocollo sono il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale Della Majella, il Parco regionale Sirente-Velino, le Riserve regionali Monte Genzana Alto Gizio, Oasi WWF Gole del Sagittario, Zompo lo Schioppo, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana e gli Ambiti Territoriale di Caccia “Avezzano”, “Roveto Carseolano” e “Sulmona”.
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