Pene e salame

“Un salame vale l’altro”: è il messaggio lasciato da un elettore di Introdacqua nella scheda insieme ad una fetta di salame, appunto. Non l’unico caso a quanto sembra. Eppure con quel gesto, anche il “salumiere” introdacquese ha contribuito alla straordinaria vittoria del sindaco uscente Cristian Colasante. Che la sua sfida elettorale l’ha lanciata contro il mulino a vento dell’astensionismo: raggiungere il quorum con una sola lista in corsa e in un paese che conta molti iscritti fuori sede. Sfida più che vinta, essendo riuscito a convincere i suoi concittadini a recarsi alle urne a prescindere, per dimostrare di essere un paese ancora vivo e non solo sulla carta. La sfida era vinta già a mezzogiorno di domenica, ma è diventata un trionfo alla chiusura delle urne, quando le due sezioni del paese hanno fatto registrare un’affluenza del 78,74% sui circa duemila aventi diritto al voto. Ben 14 punti percentuale in più, cioè, delle precedenti amministrative quando a votare ci andarono in 1315 ovvero 64,94% degli aventi diritto ed erano 3 le liste in corsa. Solo tre mesi fa per le elezioni regionali, comunque competizione molto sentita, i numeri erano molto più bassi, fermatisi, ad Introdacqua, al 56,23%. La sfida di Colasante è stata la sfida di un’intera comunità, insomma, della sua dimostrazione di esistenza in vita e di senso civico.

Non è stato lo stesso per l’altro Comune della Valle alle urne: Pacentro. A votare, per le due liste in competizione, ci sono andati meno della metà degli elettori (il 46,67%), meno anche della precedente tornata quando furono il 49,70% ad esprimere il proprio voto. Che qualcosa si fosse spezzato tra i pacentrani e il sindaco uscente, Guido Angelilli, si era capito già alle regionali: nel centro ai piedi della Maiella tre mesi fa andarono alle urne solo il 39,47% degli aventi diritto e questo nonostante il candidato di punta del centrosinistra nel territorio fosse proprio il loro sindaco. Angelilli ha perso per meno di settanta voti che però rappresentano quasi l’8%. Eppure in dieci anni Angelilli ha lavorato molto e bene: dalla nuova scuola, alla comunità energetica, all’autonomia sull’acqua, alla politica di accoglienza. Tant’è che il suo sfidante, e ora nuovo sindaco, Giuseppe Silvestri, ha insistito molto sulle scelte ideologiche dell’amministrazione uscente, più che sul versante amministrativo, dedicando una fetta importante del suo discorso di chiusura, ad esempio, al mancato riconoscimento della cittadinanza onoraria a Mike Pompeo.

La sconfitta di Angelilli, più che la vittoria di Colasante, ha però un valore politico più significativo di quanto si pensi e che va al di là dei confini del paese. Non a caso a festeggiare ieri la vittoria di Silvestri c’erano la consigliera regionale Marianna Scoccia (che si è congratulata firmandosi vicepresidente del consiglio regionale – non proprio un tocco di stile istituzionale) e la sua collega Maria Assunta Rossi. Entrambe in posa con il nuovo sindaco, simbolo della nuova alleanza che si appresta a sfidare a Pratola Peligna l’egemonia di Antonella Di Nino. E chissà, anche prima, la politicamente traballante Sulmona il cui fallimento del progetto politico del 2021, ha probabilmente contribuito ad indebolire il muro anticivici.

Insomma le regionali prima e le amministrative ora, mostrano la resurrezione dei civici di Gerosolimo che ora da Pacentro si appresta a scendere a valle. Passando per la discarica dei veleni, o presunta tale, per la quale proprio i sindaci legati al gruppo civico e di centrodestra, hanno provveduto a togliere i ristori ambientali ai Comuni che la ospitano, che sono proprio Pacentro e Sulmona, oltre che a decidere e indirizzare la gestione della partecipata negli ultimi sette anni.

I risultati non sono stati proprio brillanti, piuttosto fallimentari: ma i pacentrani non devono averci dato troppo peso.

E questo per Angelilli, che sulla gestione del Cogesa ha portato avanti battaglie coraggiose, spesso in solitaria o quasi, deve essere stata la vera pena. Deve esserci rimasto davvero male, come un “salame”.

18 Commenti su "Pene e salame"

  1. Guido Angelilli ha trovato un Paese sull’orlo del Baratro e lo ha portato su di un trampolino di lancio.
    Nei giorni in cui ha vinto nessuno è andato a Pacentro a mettere il cappello sulla vittoria. Non avevano bisogno di nessun cappello quei ragazzi che hanno governato con la forza delle idee trasformate nel Paese che oggi tutti portano nell’occhiello.
    C’è di che essere orgogliosi, altroché!!!
    Il Re è morto, evviva il Re!

  2. Lo hanno punito perche’ ha fatto troppo bene !!
    Valli a capire sti pacentrani.

  3. Questa volta non condivido la chiave di lettura !
    Ai civicici che chiamate (gerosolimiani) gli è rimasta sola Introdacqua….in realtà sono debolissimi !
    Tutto il resto è dovuto alla nuova politica della valle peligna che in meno di un meno di anno
    di politica ha superato nettamente anche la Scoccia che ora è costretta ad allearsi a lei.
    Questo è il mio punto di vista …..e credo di molti elettori .

  4. Ingratitudine | 11 Giugno 2024 at 08:07 | Rispondi

    Un paese ingrato a cui è stata donata una scuola strabiliante, frutto di una buona politica e di un progetto fatto da gente competente ! Ora tenetevi i miasmi della discarica che a breve ingloberà pure il paese !

  5. Il pifferaio magico | 11 Giugno 2024 at 08:33 | Rispondi

    E quale sarebbe la nuova politica per la valle peligna?
    Quali novità in questi anni, nella sanità?
    Per i cittadini il livello dei servizi e la situazione delle liste di attesa, peggiora sempre più, senza considerare l’enorme debito accumulato.
    Per quel che riguarda la salute nel territorio, a giudicare dai dati del ISS le novità sono pessime.
    Trasporti sempre più carenti, nel lavoro nessuna prospettiva confortante (vedi la situazione Magneti Marelli) e quali sono le strategie al riguardo?
    Quali sono quelle contro lo spopolamento ?
    Una bella centrale Snam sopra una necropoli?
    Quali investimenti programmati? Quali nuovi servizi offerti per migliorare la qualità della vita degli abitanti di questa valle grazie al contributo della nuova politica?
    Io non riesco a vedere proprio niente di nuovo, solo tanto fumo e propaganda…
    Forse è questo quello che è mancato a quelli di prima : esaltare continuamente se stessi e screditare continuamente gli avversari.

  6. Gino Di Pietro | 11 Giugno 2024 at 09:05 | Rispondi

    Cioè, fammi capire,l’analisi dei supponenti è questa: quando vinco è merito mio, quando perdo la colpa è degli altri. Purtroppo gli altri siamo noi e quando non gli consideri,gli altri ti fustigano,puoi fare tutte le considerazioni che vuoi: Pompeo o non Pompeo, discarica o non discarica, cdx o csx,ma se non metti la persona al centro del discusso, vuol dire che in una piccola realtà come la nostra, non hai capito nulla. Il rispetto, l’attenzione, la considerazione,sono valori esistenziali, se li adoperi solo per pochi intimi, pochi sono ciò che ti resta.

  7. La gioiosa filiera | 11 Giugno 2024 at 09:33 | Rispondi

    Niente di tutto questo.
    L’analisi è molto più semplice: l’inconfutabile realtà della situazione territoriale rispetto alla “nuova politica” e gli evidenti “modelli di comunicazione” che il nuovo modo di fare politica porta con sé.
    E per favore, basta far passare il concetto che chi si aggrega alla “filiera” di comando sarà avvantaggiato.
    È un concetto antidemocratico e siamo ancora una democrazia, no?
    Oltreché discriminatorio per i cittadini che non rientrano, né vogliono rientrare, in questa gioiosa “catena di montaggio”.
    Io non voto per i partiti di governo e comunque pago le tasse, con cui contribuisco ai loro stipendi e a far funzionare il paese.
    Pago anche il canone TV, per finanziare la gioiosa macchina della propaganda, per questo ci terrei ad avere lo stesso rispetto e la stessa considerazione che io, comportandomi da cittadina rispettosa delle regole di un paese democratico, attribuisco a chi mi rappresenta.
    E pretendo la medesima considerazione per tutti i cittadini a prescindere dal fatto che vivano in un paese o in una città governata dal centrodestra o dal centrosinistra.
    Così come è sempre stato in un paese civile e democratico quale è il nostro.
    E non vorrei mai ritrovarmi a dire, quale era, il nostro.

  8. Jacopo Caldora | 11 Giugno 2024 at 10:32 | Rispondi

    Aggiornate l’articolo per favore in quanto i risultati postati sono sbagliati, dal Verbale dell’ufficio Elettorale del Comune di Pacentro sono riportati i seguenti dati ufficiali:
    Giuseppe SILVESTRI – voti 465
    Guido Angelilli – voti 386
    La differenza, se la matematica non è un’opinione, risulta essere di 79 voti… su un totale di 851 voti validi espressi dal popolo di Pacentro.
    Come rappresenta una mistificazione dei dati reali la percentuale di chi si è recato alle urne, scrivete di una percentuale pari al 46,67, ( 862 votanti) riportando correttamente il dato del Verbale dell’ufficio elettorale – strano però il non aver letto fino in fondo i dati – vi saresti accorti che i voti del Sindaco Eletto Giuseppe SILVESTRI sono stati 465, mentre quelli del candidato ex sindaco uscito sconfitto si sono fermati a 386.
    Con una differenza pari a 79 voti, in lettere SETTANTANOVE.
    Tornando alla “ mistificazione “ della percentuale dei votanti pari al 46,67, non si tiene conto che gli iscritti alle liste elettorali risultano essere 1.847, ma quasi la metà sono residenti all’estero e in
    quanto “ iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) “ sono inseriti nelle Liste Elettorali tenute dai Comuni italiani, e quindi votare anche per le elezioni comunali.
    Di questi “ affezionatissimi concittadini “, a Pacentro ne tornano per le elezioni comunali una trentina, non di più.
    Un’altra “ trentina “ sono le residenze di “ comodo “.
    Quindi la percentuale di chi si è recato alle urne a Pacentro, tenendo conto degli “ effettivi “ residenti stabilmente nel paese, è di molto superiore e si avvicina all’ 85 %.
    La verità è che i PACENTRANI hanno voluto cambiare aria… cercavano aria nuova, fresca, giovane e pulita… e hanno spazzato via la cappa asfissiante che aleggiava sotto e sopra le Torri.
    Buon lavoro RAGAZZI… nell’onestà… nell’inclusione… e non lasciando indietro nessuno.

  9. Ogni tanto una bella notizia…. Bravi i Pacentrani!

  10. In bocca al lupo al nuovo sindaco ! Nulla toglie al fatto che Guido Angelilli è stato un ottimo sindaco
    Con la schiena diritta ed ha operato sempre in trasparenza ed onesta’ !

    • E i Pacentrani, con la schiena più dritta della sua, l’hanno defenestrato.
      Le bugie hanno sempre le “ gambe corte”.
      Tranquilli, che in un paio di mesi e con l’aiuto di una decina di scatole di Maalox RefluRapid riuscirete a digerire il “ rospo “.

  11. Merito unicamente della Rossi che ha il vento in poppa politicamente parldando….

    • Ma quale Rossi… è tutta farina del grande fracassamento di coglioni dei Pacentrani subito per 10 anni… per non dire altro.
      Il 10 Marzo, con i voti per le Regionali, gli avevano spedito il preavviso di sfratto.

  12. Principe e rospo | 11 Giugno 2024 at 15:54 | Rispondi

    Il rospo della megadiscarica, in cui contefiscono montagne di rifiuti indifernziati, che probabilmente avvelenano gli abitanti della città, è effettivamente difficile da digerire.
    Bugie dalle gambe corte?
    Vogliamo ricordare il lungo elenco delle promesse ante elezioni regionali?
    Un po’ lunghino effettivamente… E soprattutto, irrealizzato.

    • Si… è vero… il “ Rospo “ delle mancate assunzioni ad personam… perché dei rifiuti indifferenziati e del possibile e probabile inquinamento non frega niente a nessuno.
      Per le mancate promesse nuove, è un po’ presto per recriminarle, però se sforzi un po’ la memoria, te ne ricorderai molte non mantenute con molte sfumature di “ Rosso” .

  13. Il solito repertorio | 11 Giugno 2024 at 16:24 | Rispondi

    Purtroppo, temo che alle persone che si sono ammalate, forse interesserebbe conoscere se l’inquinamento potrebbe essere una delle cause.
    E un minimo di rispetto per loro non guasterebbe.
    Riguardo alle promesse rosse, in questo caso il consueto scaricabile, a livello regionale, non tiene più… Ci avviamo verso il sesto anno di governo di centrodestra, è naturale non ricordarsi più di quelle rosse…
    Non si sa mai però … La colpa si potrebbe sempre dare ad Adamo ed Eva…

  14. Il Cogesa è una S.p.A. partecipata e amministrata in house dai Comuni soci con le rispettive quote detenute… e tra i Sindaci soci che l’amministrano non risultano Adamo e Eva.
    Informati meglio prima di scrivere.

  15. Unghie su specchio | 11 Giugno 2024 at 18:57 | Rispondi

    Effettivamente…in questa vicenda, il serpente tentatore, aveva più che altro…la forma di… un’aquila!

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