Pecorino e Trebbiano d’Abruzzo tra gli stand della Fiera Internazionale dedicata allo “slow wine”

Saranno 32 le cantine abruzzesi presenti alla Slow Wine Fair la Fiera Internazionale “dedicata al vino buono, pulito e giusto”. Nata da un’idea di Slow Food, la manifestazione in programma a Bologna Fiere dal 25 al 27 febbraio sarà un’occasione di incontro per vignaioli, appassionati e professionisti della filiera che per tre giorni potranno confrontarsi sul futuro del vino e della viticoltura.

Mille le aziende vitivinicole italiane e straniere presenti alla Fiera per oltre cinquemila etichette tra cui quelle abruzzesi premiate dalla guida Slow Wine che, riunite nello stand del Consorzio Tutela Vini, saranno protagoniste di una delle 16 masterclass dedicata ai “Bianchi autoctoni d’Abruzzo”. A partire da Trebbiano e Pecorino della nostra regione le cui caratteristiche saranno illustrate dall’enologo e vice curatore Slow Wine Jonathan Gebser nella degustazione che accompagnerà professionisti e appassionati in un viaggio attraverso le caratteristiche di vini sempre più apprezzati da winelovers e sommelier di tutto il mondo.

Per degustare vini dalla sapidità e versatilità dovute alle particolarità del terreno ma anche alle scelte consapevoli dei vignaioli che dal nord al sud dell’Abruzzo sono impegnati nella produzione di vini che rendono la nostra regione un player sempre più importante per il vino bianco in Italia. Grazie anche alla filosofia di Slow Wine sposata appieno dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo il cui presidente Alessandro Nicodemi ricorda l’importanza della sostenibilità quale tema “centrale non solo nelle politiche comunitarie ma anche nella vita di ogni cittadino”. Sostenibilità intesa anche come “sostegno dei redditi dei viticoltori e produttori che ogni anno, non senza grandi sforzi, cercano di fare grande qualità nonostante le condizioni avverse”.

Un appuntamento da non perdere quello di Bologna per la nostra regione che con le sue eccellenze vitivinicole è pronta a “incidere sul futuro della viticoltura e fare del vino un potente strumento di riscatto culturale delle campagne” come recita il manifesto della Slow Wine Fair.