Tutti a casa, non poteva essere altrimenti per il Pd abruzzese dopo la mortificante sconfitta alle urne che ha trascinato i Dem con la bandiera di D’Alfonso al 13% dei voti perdendo quasi 10 punti percentuale rispetto alle politiche del 2013.
Così dopo la riunione tenutasi ieri a Pescara il segretario regionale Marco Rapino e tutta la segreteria regionale hanno rimesso il loro mandato.
“La sconfitta è stata netta e chiara. Il dato che abbiamo di fronte deve indurci ad una forte riflessione e non farci entrare in discussioni tattiche che le persone continuerebbero a non comprendere – scrive Rapino -. Serve un partito grande come il Pd, un partito in grado di tornare fra la gente, di riaprirsi al confronto vero con la società civile. Ho già avuto modo di dire che non c’è un destino personale da difendere, ma solo quello collettivo da ricostruire”.
Una segreteria, quella di Rapino, evidentemente troppo schiacciata sui diktat del presidente di Regione che, nel bene e nel male, ha dettato in questi anni la linea politica oltre che quella di governo. Una linea che è uscita massacrata dalle urne, più di quanto non sia stato in molte altre parti d’Italia e tanto più che, unico caso nel Paese, a candidarsi è stato il presidente della Regione.
Una debacle che, secondo Rapino, deve portare ad un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i vertici del partito: “La segreteria regionale tutta ha deciso di condividere questa mia decisione – continua Rapino – e di invitare anche le quattro Segreterie Provinciali a seguire questo stesso percorso”.
Ora, dopo l’analisi del voto, “che deve partire dagli organismi provinciali e poi regionali”, si andrà verso la convocazione di un’assemblea regionale.
“Da subito dobbiamo aprire il confronto con le forze del centrosinistra e rinvigorire l’alleanza civica per ridefinire l’agenda del governo regionale – conclude il segretario dimissionario – e un programma di fine mandato che non venga dall’alto ma dal basso, dalla politica, dai partiti e dai cittadini”.
Quando i buoi sono già usciti…
Tutta colpa di Renzi parlo da grillino ha mandato in frantumi la sinistra italiana