Ed è botta e risposta tra il Pd pratolano ed il sindaco Antonella Di Nino, attaccata ieri sull’importante questione delle scuole in ritardo secondo i dem, in pieno lavoro secondo la prima cittadina che ha ricordato, a sua volta, i ritardi accumulati dalla passata amministrazione de Crescentiis.
Il Pd, dunque, puntualizza sul polo unico finanziato per 7 milioni di euro dopo, però, un aumento dettato dal Governo Renzi. Pratola, infatti, aveva ottenuto 4.9 milioni di euro assegnati dal centrodestra che, a quanto riporta il Pd, non sarebbero bastati né per la messa in sicurezza delle scuole esistenti nè per un nuovo polo, poi l’intervento del centrosinistra con la dicitura vincolante “Costruzione nuovo Polo Scolastico”.
“Per il resto, dopo la ricostruzione della vicenda- accusano i dem-, pare evidente di chi sia veramente la colpa dei ritardi e ci chiediamo se non avessero voluto, gli attuali amministratori, ritrovarsi solo il nastro da tagliare. Per quanto riguarda l’ufficio sisma, lasciamo che siano i dati a smentire il sindaco”. Circa le pratiche del terremoto il Pd conta “42 pratiche, di cui 37 assegnate per l’istruttoria. Inoltre i sal depositati sono 15, gli istruiti 10 e i cantieri aperti 5, quando parliamo dei 21 milioni e rotti, per i comuni fuori cratere. Per avere un’idea e smentire categoricamente le accuse di ritardi da parte del sindaco, facciamo un raffronto con i comuni limitrofi: Sulmona ha trasmesso 105 pratiche, Raiano 26, Prezza 20, (Pratola 42); 33 pratiche su 105 sono state assegnate per l’istruttoria per Sulmona, 24/26 per Raiano, 15/20 per Prezza (Pratola 37/42). Inoltre i dati dei sal depositati dicono Sulmona 12, Prezza 4, Raiano 1(Pratola 15), dei sal istruiti Sulmona 11, Prezza 4 (Pratola 10) e i cantieri aperti Sulmona 7 e gli altri 1 (Pratola 5)”.
E poi l’Ezio Ricci, lo stadio, “a distanza di mesi e a fronte di tanti proclami senza seguito, abbiamo un impianto sportivo che mai è stato ridotto a un tale stato di abbandono. Neanche il più piccolo provvedimento è stato messo in opera, neanche la più piccola mano è stata tesa per alleviare le mille fatiche delle società; per esempio suggeriamo di omologare almeno il campo in terra, tra le tante cose. Insomma la volontà di assegnare la gestione ad esterni, non giustifica l’incuria di un impianto che è tuttora a tutti gli effetti comunale e che l’amministrazione dovrebbe preservare come patrimonio della comunità”.
Insomma, il Pd che chiedeva risposte consiglia questa volta al sindaco “di farsi un bagno di umiltà, ricordandosi che a fronte di 1919 pratolani che l’hanno votata, ben 3006 fra gli aventi diritto non l’hanno scelta e solo per i casi e le variabili della politica si è ritrovata dove è adesso”.
S.P.
Queste dichiarazioni sono lo specchio di quanto orami le nostre Comunità siano allo sbando. Premetto che non patteggio per nessuno dei due contendenti ma mi domando se si mai possibile superare la voglia di demonizzare l’altro o se si riuscirà prima o poi a partecipare per un “bene comune”. L’idea del Polo unico forse non era la migliore ma si è deciso giustamente di perseguirla. Ora però non si può pretendere che un progetto così rilevante venga realizzato in pochi mesi. Anche perché siamo onesti tutta questa emergenza io non la vedo è forse bisognerebbe iniziare a pensare e progettare le cose con la testa e non con la pancia.