Anche il circolo Pd di Raiano si mette di traverso ad un eventuale rimboschimento in deroga, come ipotizzato da Gerosolimo e D’Alfonso solo il giorno dopo il primo incendio, e propone ai consigliere regionali Pd di votare contro e puntare ad un gruppo di professionisti qualificati in grado di provvedere alla gestione e manutenzione del territorio.
Nel ripercorrere la storia dell’emergenza il Pd raianese scrive: “A noi è sembrato incauto parlare di rimboschimento in deroga mentre l’incendio sul Morrone aveva appena preso a divampare; un’opinione diffusa, se non maggioritaria, ritiene che chi aveva interesse al rimboschimento non abbia perso tempo ed abbia appiccato l’incendio tra i comuni di Prezza e Raiano ed i successivi fuochi, probabilmente con la speranza di poter usufruire anche per dette aree del rimboschimento in deroga; ma vedere che la Regione, anche da noi amministrata, possa accogliere la via della deroga ci sembra davvero un azzardo”.
E ci si domanda: “Come possiamo pensare che gli elettori possano distinguere noi da coloro che hanno appiccato o avevano interesse al fuoco, se durante i prossimi appuntamenti elettorali qualche candidato nelle nostre liste o nelle liste cosiddette alleate dovesse dare la sensazione di gestire o essere in qualche modo collegato al rimboschimento, a imprese che se ne vedranno appaltate le opere e farne strumento clientelare? Dovremmo sostenere che trattasi di un volano per l’economia peligna, giunta ormai al capolinea?”.
E se di questo si tratta: “Non è questo lo sviluppo che vogliamo e, soprattutto, mai vorremmo che il nostro partito fosse parte di una maggioranza politica che accetta di stare al di sotto di simili dubbi. Il clientelismo non produce dignità; la mano criminale disperde e non produce valore: questa parte d’Abruzzo ha bisogno che un’intera classe dirigente ( e non soltanto alcune, pure in gamba, persone ) si dia da fare in modo pubblico e trasparente”.
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