Il Partito Democratico pratolano affonda il colpo contro l’amministrazione della sindaca Di Nino a due anni dal suo insediamento. In particola i Dem si dicono “sgomenti” in quanto fra i risultati dell’amministrazione Di Nino ci sarebbero obiettivi programmati già dalla vecchia amministrazione.
Secondo i Dem, Di Nino si ritrova senza alcuna convinzione a portare avanti il progetto del Polo Unico, da lei avversato in campagna elettorale. Per la ristrutturazione della Casa del Pellegrino e del Centro per gli anziani erano già stati previsti fondi Fas, per il Santuario della Madonna della Libera il finanziamento sarebbe attribuibile al governo Renzi, mentre il campetto di Bagnaturo si è potuto ripristinare grazie ad un finanziamento di circa tre anni fa.
Poi c’è l’inutilizzabilità dello stadio comunale Ezio Ricci, il Museo della Civiltà Contadina chiuso ed in totale abbandono, demuscazione, sanificazione ed un’approssimativa cura del verde che sono state fatte passare per eccezionali, mentre i servizi cimiteriali, affidati ad un’unica cooperativa, hanno visto un aumento esponenziale dei costi e la mancanza, quindi, di una libera concorrenza.
Conclude il Pd di Pratola: “L’amministrazione Di Nino risulta totalmente lontana dalle necessità della nostra comunità, impegnata esclusivamente nell’ordinaria amministrazione, ma sempre pronta a fregiarsi di meriti eccezionali, che invece i nostri concittadini tali non avvertono”.
S.M.
Certo. Invece solo fino a due anni fa la città era un piccolo paradiso terrestre, con un’economia florida, una ricostruzione post sisma trasparente ed immediata, un cimitero impeccabile ed una incredibile mole di inaugurazioni pubbliche mensili da far impallidire qualsiasi altro amministratore.
Per non parlare della sapiente gestione delle risorse naturali locali (vedi montagna), solo in passato ben curate. Giusto?!
Ma per favore tornate a fare una politica seria, fatta anche di collaborazione, senza per forza cercare di denigrare l’avversario. Il presente non permette più certi “giochini” fini a se stessi.