Che il Pd locale si trovi in una fase di trasformazione e confusione è un dato non nuovo: il lungo commissariamento seguito e dovuto al fallimento delle elezioni amministrative, quando i Dem si divisero fino a far scomparire il simbolo, e la conseguente riunione nelle doppie vesti di maggioranza e opposizione nell’amministrazione Casini, hanno finito con il rendere ancor più complicato il traghettamento del partito verso una nuova identità.
E nella assemblea che ieri ha nominato la segreteria, non sono mancate in tal senso sorprese. Nell’elenco delle deleghe assegnate, infatti, spuntano nomi e personaggi che con il Partito democratico e ancora più con la storia della sinistra hanno poco a che fare.
E’ il caso del delegato agli Enti locali, affidato a Luciano Angelone, noto avvocato, ma anche assessore di centrodestra di scuola liberale.
Una segreteria che in realtà è fortemente targata Bruno Di Masci a cui sono riferibili in particolare il delegato alle Attività produttive Teodoro Marini e il responsabile organizzativo Carlo Piccone.
Gli altri nominati sono Pamela Della Sabina (mondo sindacale), Lucio Cafarelli (lavoro), Sandro De Panfilis (partecipate), Valentino Casciato (comunicazione e social), Antonella Fiordi (cultura), Eva D’Alberto (rapporti istituzionali), Alessio Imperatore (presidi territoriali) e Giovanni Ruscitti (programmazione). Tesoriere è stato nominato Roberto Gentile.
Parlaci anche dello stato di confusione di sbic, a parte la casa parto assolutamente non pervenuto.
bene, ai Cittadini non interessa cosa accade, le nomine,le deleghe o i litigi di un singolo partito,associazione ecc,ecc,forse ai simpatizzanti/sostenitori,non certo ai Cittadini,agli stessi interessa innanzitutto ricevere, usufruire dei servizi stabiliti e per i quali si pagano le imposte,poi le aspettative,le promesse di cui i programmi,piani,progetti annunciati per la richiesta di delega agli elettori…. se non soddisfatti dai risultati,obbiettivi raggiunti ,volendo si possono rimuovere,espellere,cacciare…dunque capacita’ prima di tutto
…o no?