Passaggio delle strade all’Anas, la Provincia accelera

Si accelera sul passaggio delle strade provinciali all’Anas. Sarà la questione del “sequestro” viabilità con tutta una lunga serie di interventi da effettuare, ma la Provincia pare non farcela più a reggere il carico. Soprattutto in considerazione delle proteste che promettono di alzarsi ad opera dei sindaci per sollecitare alla riapertura delle strade, domani la prima manifestazione a Pacentro. Questa mattina, comunque, è stata inviata una lettera in cui il presidente Caruso e suoi consiglieri offrono tutta la disponibilità nel processo di trasferimento da una all’altra, “una nota di disponibilità a svolgere congiuntamente gli adempimenti inerenti la compilazione delle schede tecniche, al fine di accelerare l’iter per il passaggio delle carrabili, come stabilito dal Dpcm del 20 febbraio scorso firmato dal Presidente Paolo Gentiloni- si legge nella nota-. La Provincia dell’Aquila ha immediatamente attivato il settore viabilità all’invio urgente della documentazione richiesta dall’Anas, sollecitando i relativi settori a un’attiva collaborazione per la celere risoluzione delle pratiche”.

In barba alle forme di protesta che si preannunciano “l’amministrazione ha proceduto alla sistemazione, messa in sicurezza e riapertura di alcune arterie e precisamente la SS PP n 8 (Peltuinate), 97 (Lago Racollo), 98 (Delle Vigne), 7 (di Castel del Monte), SR n 17 bis ed SR 17 bis diramazione C (per Campo Imperatore)”. Si tratta probabilmente delle strade che saranno attraversate dal Giro d’Italia il prossimo fine settimana, mentre per quelle chiuse dopo l’incidente mortale di qualche settimana fa “è in corso di  installazione la segnaletica che permetterà la riapertura della strade interdette alle due ruote- fa sapere ancora la Provincia- e, nel contempo, sono state avviate le procedure di affidamento dei lavori per la sistemazione e messa in sicurezza delle carrabili interdette che, condizioni meteorologiche permettendo, potranno essere nuovamente fruibili in circa 15 giorni lavorativi e per le quali, questa provincia, ha stanziato 580.000 euro”.

S.P.