“Pur riconoscendo l’esistenza di problematiche legate alla gestione dell’Ente Parco, per altro comuni agli altri enti analoghi presenti nella nostra regione, causate spesso da un’idea spesso sbagliata che la politica ha finora avuto nei Parchi Naturali che ne ha snaturato il valore e le funzioni attraverso la nomina dei vertici scelti utilizzando spesso criteri molto discutibili, le sottoscritte OO.SS. ritengono non rispondete alla realtà il quadro esposto dall’Usb che sembra coinvolgere i lavoratori del Parco Majella nella responsabilità delle criticità gestionali dell’Ente”. A parlare sono Ferdinando Lattanzi per la segreteria regionale Fp Cgil e Michele Tosches per quella della Cisl Fp.
Le dichiarazioni riguardano la serie di denunce che il sindaco Usb ha lanciato negli ultimi tempi prima contro la gestione dell’Ente, poi affrontando anche il discorso del concorso interno che ha portato alla nomina di due responsabili di servizio (uno scientifico, nominato poi direttore facente funzione, e l’altro amministrativo) e ultimo, per cronologia, la vicenda dell’ispezione ministeriale in cui in pochi dipendenti avrebbero avuto il modo di parlare con gli ispettori quelli, per l’Usb, più vicini all’ultima gestione del Parco.
“Riteniamo che l’Ente è riuscito sempre a svolgere le sue funzioni istituzionali proprio grazie all’impegno profuso dai lavoratori che sono sempre riusciti a trovare le migliori soluzioni alle problematiche dell’Ente, consapevoli dell’importanza del proprio ruolo nel condurre l’ambiziosa missione della tutela dell’ambiente dei territori della Majella. Inoltre siamo certi che l’attuale direttore f. f. Dott. Luciano Di Martino ha tutte le carte in regola per dirigere e coordinare l’impegno dei lavoratori del Parco”. Di Martino resterà in carica per tre mesi dal momento che il vecchio direttore Oremo Di Nino è andato in pensione a fine novembre. Nel frattempo la terna dei candidati alla direzione è stata bocciata dal Ministero che, a sentire l’altro facente funzione, il presidente, ha comunque dato la massima disponibilità in tempi e modi (D’Emilio incontrerà la dirigente del ministero) per arrivare finalmente ai tre nomi dai quali verrà poi selezionato solo uno.
Tra i dipendenti legati alla Cisl, tuttavia, resta un po’ di amaro in bocca. Pare, infatti, che il comunicato non sia stato frutto di un lavoro condiviso né di un confronto, sorpresi inoltre i lavoratori della posizione assunta dal loro sindacato di rappresentanza.
Simona Pace
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