Parco Maiella, guerra per le nomine. Zazzara: “Vogliamo solo un bando pubblico”

Costretti a rispondere alle accuse mosse da quanti, appartenenti all’Unione sindacale di base, contestano l’operato del Parco Nazionale della Maiella colpevole, in primo luogo, di non aver provveduto dal 2012 alla nomina di un direttore con tutti i poteri. Esordisce così il presidente del Parco Lucio Zazzara alla conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la sede della Badia, per spiegare i motivi che hanno spinto i rappresentanti dell’ente a dire la verità nascosta dietro le tante menzogne, così le definisce, diffuse dalla sigla sindacale.

“L’accusa è quella di non voler procedere alla nomina del direttore per chissà quale interesse – spiega Zazzara – quando in realtà noi vorremmo solo poter sostituire l’attuale validissimo direttore facente funzioni con un altro professionista altrettanto valido. Finché questo non sarà possibile per mancanza di candidati idonei, noi continueremo a chiedere al ministero una procedura di evidenza pubblica”. Questa è l’unica finalità perseguita dal Parco, consentire l’apertura di un nuovo bando che consenta di scegliere l’importante figura del direttore all’interno di un’ampia rosa di candidati in possesso dei requisiti stabiliti dal consiglio direttivo.

“Eppure, in questa battaglia, ci troviamo a dover fronteggiare anche il ministero su una questione difficile da comprendere – continua il presidente – perché da Roma, dove pure mi sono recato personalmente per cercare una mediazione, continuano a pretendere da noi una terna di candidati”; terna puntualmente respinta dallo stesso ministero per inidoneità dei soggetti indicati. Una situazione incomprensibile.

Solo una procedura di evidenza pubblica garantirebbe la nomina di una figura dotata di adeguata competenza scientifica e amminitrativa e di profonda conoscenza del territorio, requisiti senza i quali difficilmente si potrebbe operare in un Parco come il nostro chiamato a gestire un importante patrimonio floro faunistico in un territorio tanto esteso.

“E se in questi anni siamo riusciti a coltivare rapporti a tutto campo, instaurare relazioni, siglare protocolli e accordi con enti ed associazioni in Italia e all’estero, è grazie all’azione e al lavoro di quanti con dedizione e spirito di collaborazione lavorano all’interno dell’ente – conclude Zazzara – riuscendo a raggiungere, nel 2021, anche il prestigioso obiettivo dell’inserimento nella rete dei GeoParchi Unesco”. Un parco che funziona benissimo dunque, nonostante una disponibilità finanziaria non adeguata, colpa forse delle amministrazioni del passato cui, chissà perché, mai nessuno ha rimproverato nulla. E oggi, con la precisa volontà di oscurare quanto fatto in tutti questi anni, arrampicandosi sugli specchi della mancata nomina di un direttore, una schiera di “soloni” pensa di screditare chi ha sempre operato al servizio della comunità.

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