Parco Fluviale: Sulmona non può reggersi sul volontariato

Non va proprio giù ad Alberto Di Giandomenico che a pulire il Parco fluviale saranno sabato oltre 300 studenti all’interno della giornata internazionale Let’s clean up Europe organizzata da Comune e Cogesa. “A 4 anni dall’ennesima inaugurazione – scrive il presidente di Italica identità e territorio – è ridotto ad una discarica, il Parco fluviale è di nuovo uno sfogatoio per tossici e spacciatori che distruggono e disturbano. L’amministrazione non riesce a fare più nulla, non è capace nemmeno di coprire l’indispensabile e questo continuo rattoppare alla meno peggio palesa il più completo fallimento”.

Per Di Giandomenico gli studenti non sono la risposta, visto che la città si regge quasi esclusivamente con il volontariato. “Va bene la solidarietà e ringrazio di cuore tutti i volontari – scrive Di Giandomenico – penso a quelli delle frazioni impegnati a garantire decoro e pulizia in aree come l’Abbazia celestina e in altri luoghi dimenticati dal Comune. Insomma si ricorre al volontariato, ma non si costruisce un meccanismo virtuoso, non si gettano le premesse per creare, dalla difficoltà, nuovi posti di lavoro. Il fallimento di questa amministrazione è ormai indescrivibile. La comunità spende moltissimo per la pulizia di questa città ed è persino invitata a continuare a pulire. Insomma qualcosa non quadra, i conti? In consiglio comunale hanno giustificato l’ennesimo aumento della tariffa per pulizia e smaltimento (+0,50 centesimi per le famiglie e +1 euro per gli esercizi commerciali) con il fatto che si puntava a migliorare il servizio. E questi sono i risultati?”

Conclude il presidente di Italica: “Insomma per dirla con un vecchio detto napoletano cornuti e mazziati! Ci sono aree e strade di Sulmona che non vengono spazzate da mesi e nessuno si preoccupa di far rispettare la convenzione siglata nel 2014 tra Cogesa e Comune. Ci chiedono altri sacrifici economici e poi si strumentalizza il volontariato per fare ancora cassa. L’ennesimo tentativo mal riuscito di nascondere sotto il tappeto la sporcizia di questo disastro amministrativo”.

S.M.

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