L’inciviltà di qualcuno ha interdetto, nei fatti, un bene comune a tutta la cittadinanza. Si tratta del parco fluviale Daolio chiuso dalla sera alla mattina. Questa mattina. La causa, e non poteva essere altrimenti, è tutta da ricercare nella serie di atti vandalici che hanno comportato danni anche ai quadri elettrici. E di certo non si possono rischiare incidenti in questo senso. Per questioni di sicurezza, dunque, l’intera struttura resterà chiusa, fino a quando non si sa bene.
E’ questo l’ennesimo esempio, la foto di una città distratta, allo sbando, priva di cura. Eppure in tanti ci hanno provato, e ci pensano ancora, a trovare una soluzione che possa portare definitivamente ad una gestione virtuosa e multidisciplinare alla quale il parco, per le sue caratteristiche, si presterebbe tranquillamente. Le idee sono state una infinità e si sono rincorse nel tempo, anni addirittura, di associazione in associazione ipotizzando anche una collaborazione tale da integrare diverse attività.
L’estate scorsa lo spazio era tornato ad illuminarsi di nuovo grazie ad alcuni eventi culturali, rimesso a nuovo per l’occasione, poi tornato 
all’abbandono. Come avevano denunciato in passato non solo i cittadini, ma anche alcuni turisti increduli di tale stato. Con la crisi a Palazzo, ora, e la giunta tutta da rifare si spera solo che non passi troppo tempo affinché tutto torni alla “normalità”, se così si può chiamare, o quanto meno alla riapertura in sicurezza.
D’altronde la primavera è alle porte e una passeggiata nel polmone verde della città qualcuno pure avrebbe gradito farla.
Simona Pace
Parco fluviale o cesso per cani? Come purtroppo tutta la città, abbandonata a se stessa in preda a vandali, lurida di immondizie, di feci canine e di cicche di sigarette.
Come stavamo meglio quando stavamo peggio!