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Via libera alla gara d’appalto per la gestione del parcheggio coperto di Santa Chiara e delle altre aree di sosta in città: il commissario straordinario Ernesta D’Alessio ha approvato il pubblico interesse per l’accordo di partenariato pubblico-privato e, allo stesso tempo, ha dato mandato alla centrale unica di committenza dell’Aquila, perché proceda ad indire la gara. Quella di Sulmona, infatti, non risponde ai requisiti tecnici necessari per indire questa gara che vale circa 6 milioni di euro per i prossimi 12 anni.
Il modello di gestione è stato delineato dall’associazione temporanea di imprese, composta dalla sulmonese Satic e dalla Easy Help di Recanati che due anni fa avevano presentato il project financing che era stato approvato dal consiglio comunale di Sulmona.
Poi gli intoppi operativi e burocratici, con la chiusura del silos di Santa Chiara per dieci mesi a causa di criticità strutturali, i lavori di messa in sicurezza e alcune modifiche da apportare al progetto per bilanciare costi e ricavi.
La Satic-Easy Help parte ovviamente in pole position e con una prelazione, ma comunque sarà l’offerta migliore ad aggiudicarsi l’appalto.
La base di partenza è comunque quella di un canone, o meglio di una royalty, che il concessionario dovrà riconoscere al Comune che per i primi 3 anni sarà del 10%, con una franchigia minima di 40.983 euro l’anno. Una quota che sarà raddoppiata per gli altri 9 anni di contratto, con il 20% di incassi da riconoscere al Comune e un minimo di 81.967 euro l’anno.
Il concessionario dovrà occuparsi poi della manutenzione e dei controlli, assumendo verosimilmente ausiliari del traffico e, soprattutto, dovrà investire 678mila euro durante il periodo di gestione: 72mila euro per la fornitura e posa di parcometri, segnaletica orizzontale e verticale; 196mila euro per il ripristino degli ascensori, casse automatiche, varchi di ingresso, telecamere; altri 72mila euro per la formazione del personale e acquisto di software; 37mila euro per la segnaletica orizzontale in aree non a pagamento e 178mila euro per lavori strutturali, impermeabilizzazione e messa in sicurezza che sono stati di fatto già eseguiti per permettere la riapertura a Pasqua scorsa.
Un consiglio, all’ uscita del parcheggio dove si deve mostrare il biglietto di uscita al lettore,praticamente prima della sbarra, ci vorrebbe un secchio x raccogliere i biglietti usati x evitare che vengano buttati dal finestrino poco più avanti dagli incivili che buttano le carte a terra. Magari si possono anche riutilizzare.
ottimo consiglio
Bene
Però il parcheggio sulla piazza Garibaldi va evitato. E’ una indecenza estetica, si perdono soldi perchè è impossibile controllare tutti i paganti e non, si penalizza la gestione del parcheggio da parte del gestore che fa l’imprenditore, mica l’elemosiniere del Papa. Magari si possono definire degli spazi per sosta breve, farmacia, disabili e poi basta. Questo anche dopo le 20.oo se il parcheggio sarà h24.
Ancora! Ma non vedete che la città si sta sempre più desertificando. E poi perché non ripristinare il transito in alcune strade del centro come la salita che porta da piazza Garibaldi a via Angeloni con direzione Ponte Capograssi?
Che dicono i programmi elettorali?
La sua proposta e troppo lungimirante e azzeccata. Impossibile metterla in atto.
Che cavolo significa “project financing”? Tradotto letteralmente dovrebbe essere “finanziamento del progetto”; a leggere l’articolo pare che si voglia intendere “Gara d’Appalto” e nulla di più…
Quanto sono fighi i giornalisti de “Il Germe”: pensano che spiaccicando a caso qualche termine “yankee” acquisiscono prestigio professionale e autorevolezza presso la massa peligna!
Che miseria, che pochezza, che provincialismo di basso rango!
Ti do un indizio. Chi paga cosa?