I palloni, ovvero le tensostrutture da adibire a palestra, destinati agli studenti delle scuole Masciangioli (oggi nei Musp) e a quelli della Lombardo-Radice (ricoverati nel capannone dell’ex Croce Rossa), potrebbero essere operativi anche prima di Natale o al massimo al rientro dalle ferie d’inverno. Tutto dipenderà dall’andamento del consiglio comunale di domani, nel quale nella variazione di bilancio in approvazione con gli equilibri, sono stati inseriti anche i 25mila euro necessari per affittare le due strutture fino a giugno.
“Una volta reperite le risorse e messe in bilancio – spiega l’assessore Nicola Angelucci – dovrebbe essere agevole procedere all’installazione dei due palloni: la spesa è sotto la soglia dei 40mila euro, infatti, e quindi non occorre una gara d’appalto e l’allestimento logistico delle strutture è abbastanza celere”.
I ragazzi incrociano le dita e tirano fuori dal cassetto tute e scarpette, anche se ormai sono passati un anno (per le Masciangioli) e due anni (per la Lombardo-Radice) dall’ultima “corsetta” ed è probabile che bisognerà anche aggiornare il guardaroba sportivo.
In fondo, visto l’andazzo, devono ritenersi anche “fortunati”, perché contrariamente alle aspettative e agli annunci, le palestre delle scuole sulmonesi continuano a restare chiuse.
A tornare in pista, infatti, sono stati solo gli alunni della scuola Capograssi, mentre per quelli dell’Ovidio, per i quali si era annunciata la riapertura, sono spuntati problemi nel reperimento di un certificato della palestra. “Ma il problema speriamo di risolverlo presto” promette Angelucci.
Inattesa, poi, anche la promessa di tornare in palestra entro fine novembre per gli studenti sia della scuola primaria Lola Di Stefano, che per quelli della media Serafini: i “cpi” come si chiamano in gergo, ovvero la documentazione e le verifiche necessarie per produrre la relazione di agibilità richiesta, non sono ancora ultimati.
Quanto ci vorrà, ormai, è anche pleonastico chiederlo.
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