Palazzo Portoghesi, promesse e proclami. Verrecchia: “Riapriremo”. Angelilli: “Tempi biblici dal centrodestra”

Palazzo Portoghesi torna ad essere moneta di scambio nella campagna elettorale. Fino ad oggi, l’ex sede dell’Apc di Sulmona è stata la grande assente nei comizi e nelle presentazioni dei candidati, sia dal fronte Marsilio, sia dal fronte D’Amico. Anche perché le due consigliere uscenti (e nuovamente candidate, Antonietta La Porta e Marianna Scoccia) del territorio non avrebbero modo di far propaganda su un’opera che, in cinque anni di legislatura, hanno lasciato nel dimenticatoio, assieme alle esigenze di studenti e studiosi di Sulmona e dintorni. E tanto basta per far capire il peso dato al comprensorio così come alla cultura, con una connessione internet, ripristinata nella momentanea sede in via Sardi, solo grazie agli accessi civici dei privati cittadini, e non di certo per merito di chi siede a Palazzo dell’Emiciclo da cinque anni.

A promettere la riapertura dei locali di piazza Venezuela, questa volta, è il candidato consigliere Massimo Verrecchia. Toni trionfalistici durante l’inaugurazione della sede elettorale sulmonese da parte del candidato di Forza Italia: “Dopo la risonanza magnetica e il punto nascita, l’obiettivo è quello di ripristinare lo spazio di palazzo Portoghesi”. Nessuno, però, ha ricordato a Verrecchia, durante i propri proclami, che la maggioranza della quale fa parte, in quanto capogruppo Fdi dallo scorso gennaio, non ha mosso né un dito né un euro in cinque anni di amministrazione regionale. Anzi, nel 2020 l’allora assessore regionale alla Cultura, Mauro Febbo, assicurava che palazzo Portoghesi sarebbe ritornato presto sede dell’Apc. A distanza di quattro anni, però, la Regione Abruzzo, nella quale Verrecchia occupa una carica dirigenziale, ha solo smosso le acque installando una targa all’esterno degli uffici Inps in via Sardi. Targa che ha più un aspetto di pietra tmbale, segnando il destino dell’agenzia di promozione culturale.

“Da allora ad oggi sono passati quattro anni – commenta il candiato Pd, Guido Angelilli -. Ed in 4 anni di governo Marsilio, guarda caso, è proprio allo scadere del mandato e quindi alla vigilia del voto, che il centrodestra torna ad occuparsi di palazzo Portoghesi. E’ la volta del meloniano avezzanese Massimo Verrecchia che promette di ripristinare, senza specificare né come nè quando, il Centro di promozione culturale e biblioteca confinato, dal centrodestra, nel seminterrato dello stabile Inps. Verrecchia, ex deputato, dirigente regionale, capo di gabinetto nello staff del presidente Marco Marsilio, consigliere regionale e capogruppo di Fdi, avrebbe avuto tutto il tempo necessario per fare in modo che palazzo Portoghesi tornasse agibile in tempi ragionevolmente brevi, se solo si fosse adoperato per farlo in questi ultimi 4 anni. Invece, è solo adesso, con sospetto e inusuale tempismo che, a Verrecchia, torna in mente la questione. Così, il capogruppo meloniano, si prodiga nel garantire che centrerà l’obiettivo della riapertura di palazzo Portoghesi, così come è stato fatto per la risonanza magnetica. Quindi c’è da credere che Verrecchia si muoverà per la riapertura del centro con i tempi biblici propri della politica del centrodestra”.

Come ha tenuto a ricordare quest’oggi Attilio D’Andrea, candidato consigliere per il Movimento 5 Stelle, nel 2020 il governo regionale aveva posto una sorta di “do ut des” sulla vicenda di palazzo Portoghesi. La struttura sarebbe stata oggetto di lavori necessari per la riaperta, solo se si fosse riuscito a vendere l’immobile che ospitava la sede delle scuole di formazione professionale in via Mazzini, a Sulmona. Prezzo base, sul Bura, di 532 mila euro per un’asta andata deserta, in quanto ciò che resta lungo via Mazzini non è altro che un rudere fatiscente. Nella pioggia di fondi Pnrr la Regione è stata incapace di trovare mezzo milione di euro che, come affermava Mauro Febbo, sarebbe stato necessario per avviare i lavori. Insomma, nel gioco della propaganda è meglio raccontare ciò che si vorrebbe fare piuttosto che ciò che non si è stat in grado di realizzare. O peggio, non si è voluto fare.

19 Commenti su "Palazzo Portoghesi, promesse e proclami. Verrecchia: “Riapriremo”. Angelilli: “Tempi biblici dal centrodestra”"

  1. Ma secondo voi una regione che ha come problema di illuminare di rosa il gran sasso o di dare i soldi al Napoli calcio sta a pensare di riadattare palazzi portoghesi?!

  2. Chiacchiere da campagna elettorale | 19 Febbraio 2024 at 19:08 | Rispondi

    Il motto di Antonella La Porta è “la determinazione nei fatti”, quello di Marianna Scoccia è “la forza di fare”. Lo solgan corretto per entrambe sarebbe “Chiacchiere al vento”

  3. 4 anni non sono bastati, ne servono altri 5 di proclami

  4. L’ APC è l’emblema del fallimento delle consigliere regionali uscenti. Verrecchia ha in tasca elezione e assessorato garantito,per cui i Fratelli del centro Abruzzo lo sostengono in maniera compatta. Staremo a vedere.

  5. Proviamo a votare la Rossi vediamo che fa..almeno non è stata in mezzo alla politica fino ad adesso

  6. Adesso la risoluzione dei problemi di Sulmona sarebbe la riapertura di palazzo Portoghesi, ma finitela di prenderci per i fondelli.
    Quante persone hanno frequentato quel centro negli ultimi 5 anni di apertura?
    Stiamo morendo per mancanza di lavoro e chiacchierano ancora.

  7. Carlo Maria Speranza | 19 Febbraio 2024 at 21:38 | Rispondi

    La memoria a breve termine (MBT) contiene le informazioni per un periodo di tempo molto breve, solitamente il tempo stimato corrisponde a una decina di secondi.
    QUESTA MEMORIA È QUELLA CHE SOLLECITA IL CANDIDATO D’ANDREA DEL QUALE NON SI HA ESPERIENZA NÉ SENSORIALE NÉ ASSORILE SUL TEMA.

    La memoria a lungo termine (MLT) è un archivio avente capacità quasi illimitata, dove sono conservate tutte le esperienze e le conoscenze acquisite nel corso della vita e quelle che corrispondono al nostro carattere o temperamento.
    QUESTA MEMORIA È QUELLA CHE VORREI RICHIAMARE AL LETTORE ED ALL’ARTICOLISTA, CITANDO UN ARTICOLO DELLA STESSA TESTATA IL GERME (https://www.ilgerme.it/apc-negato-laccesso-agli-atti-alla-bianchi-che-fa-sapere-riferiro-al-prefetto/).

    SINTETICAMENTE, POTREMMO DIRE CHE L’ASSESSORE ALLE AREE INTERNE DI ALLORA, CONSENTÌ SENZA BATTERE CIGLIO CHE L’AMMINISTRAZIONE D’ALFONSO OPPONESSE DINIEGO ALL’ACCESSO AGLI ATTI, O MEGLIO ANCORA, NON FECE NULLA PER FAR SÌ CHE GLI ATTI RICHIESTI VENISSERO MESSI A DISPOSIZIONE DELLA CITTÀ, O MEGLIO ANCORA NON SI OPPOSE PERCHÉ LA STRUTTURA SULMONESE AVESSE LA STESSA FORTUNA DELLA GEMELLA PROGETTUALE AVEZZANESE CHE NON FU INTERESSATA E NON LO È TUTT’OGGI DA ALCUN PROVVEDIMENTO DI CHIUSURA PER CARENZA SISMICA.

    ALTRETTANTO SINTETICAMENTE POTREMMO DIRE CHE DALL’AVVOCATO VERRECCHIA NULLA SI È SENTITO SUL PUNTO NEI 5 ANNI PASSATI….MA SONO CERTO PERÒ DA UOMO DI PAROLA, CHE IL PRIMO ATTO CHE EGLI SAPRÀ SOTTOPORRE AL PRESIDENTE MARSILIO RICONFERMATO -DALL’ALTO DELLA MESSE DI VOTI RACCOLTI ANCHE NELLA NOSTRA SULMONA- SARÀ QUELLO DI RICOSTRUZIONE INTEGRALE ED ANTISISMICA DI QUELLO CHE PER TUTTI SULMONESI DELLA MIA ETÀ SI CHIAMA ANCORA CENTRO PER I SERVIZI CULTURALI.

    CERTO È CHE LE CONSIGLIERE USCENTI NON HANNO DATO FINORA PROVE PUBBLICHE DI INTERESSAMENTO CON ATTI SOSTANZIALI NELLE LORO RISPETTIVE PREROGATIVE.

  8. Ma veramente ci dobbiamo vendere a mo’ di baratto per una ricostruzione di un edificio?
    È questa l’attenzione che i futuri consiglieri della Regione Abruzzo hanno per la zona?
    È questa l’attenzione e la soluzione per il recupero del divario del nostro territorio?
    È un (IL) ripetuto insulto rivolto ad un’intera popolazione sofferente e bisognosa più di altre.

    Ma che politica è mai questa?

  9. L'Avanguardista | 20 Febbraio 2024 at 09:02 | Rispondi

    Scusate in tema di memoria: qualcuno mi sa’ dire perché è stato chiuso…???

  10. @Boccaloni | 20 Febbraio 2024 at 11:53 |
    Esatto il risultato non cambia.

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