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E’ scontro aperto tra l’Amministrazione comunale di Pacentro, impantanata sul bilancio, e l’ex primo cittadino, Guido Angelilli, reo del mancato vincolo di 375mila euro nel 2019 sul cantiere della nuovo scuola pacentrana, inaugurata lo scorso anno.
Da un lato la maggioranza, uscita dall’approvazione del bilancio 2025/27, parlando di vincolo e di debito di oltre 300.000 euro da ripianare nel prossimo triennio. Dall’altro l’opposizione, guidata da Angelilli, che respinge ogni accusa trainata dalla “narrazione della vulgata comune”. Un muro contro muro inevitabile, con il clima ancora rovente di una campagna elettorale conclusasi quasi nove mesi fa.
“Mentre la minoranza dell’ex sindaco Angelilli addossa le responsabilità del debito alla scarsa fantasia degli uffici nel trovare un escamotage – scrive la coalizione con a capo il sindaco , Giuseppe Silvestri -, i pacentrani si rendono conto benissimo delle responsabilità di chi ha esposto le casse comunali a condizioni di criticità che a Pacentro non si vedevano da oltre dieci anni”.
Immediata la risposta dell’ex primo cittadino, Guido Angelilli, che nega di aver addossato la responsabilità del “buco” agli uffici. “Dati alla mano, è emerso che a fronte di un finanziamento complessivo di all’incirca 1.699.000 euro, ad oggi sono stati incassati 1.345.712 euro e di questi 1.344.106 euro sono stati utilizzati per pagare i lavori della scuola“.
A conti fatti resterebbero ancora da incassare circa 354.000 euro, ovvero la stessa cifra che deve ancora essere pagate ai fornitori. Secondo Angelilli, il problema si pone “solo ed esclusivamente da un punto di vista meramente contabile e di rappresentazione di bilancio, perché l’ufficio competente non avrebbe vincolato 375.000,00 euro nel 2019 ed ora questo vincolo dovrebbe essere riapposto. Questo significa semplicemente che una parte dell’avanzo presunto, pari a oltre 5,2 milioni di euro, dovrà essere ulteriormente destinata alla scuola. È dunque un semplice artificio contabile, utile a ripristinare gli impegni e procedere con i relativi pagamenti”.
Inoltre, il consigliere di minoranza sottolinea il recupero dell’entrata dei canoni elettrici dello scorso anno, lasciato in “eredità” all’amministrazione Silvestri: 40.000 euro l’anno. L’Amministrazione Silvestri, invece, rimarca la rinuncia caritatevole dell’aumentare in merito alle aliquote sulle imposte comunali, oltre al taglio le spese per rappresentanza e rimborsi.
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