Ospedale di primo livello per Sulmona. Arriva la proposta della Regione al Governo

Nella nuova rete ospedaliera che la Regione proporrà al Governo sarà presente la richiesta di un ospedale di primo livello per Sulmona. Ad annunciarlo è Antonietta La Porta, Consigliere regionale della Lega. “A chi ci accusa di aver millantato in campagna elettorale promesse che mai sarebbero stare mantenute – annuncia La Porta – rispondiamo con il nuovo piano per il riordino della rete ospedaliera. Nonostante le notiziole apparse sui giornali locali, inopportune e fuori tempo, il Presidio Ospedaliero di Sulmona è stato classificato di I Livello. La strada è stata lunga e in salita ma la tenacia dell’assessore e di tutti i colleghi di maggioranza hanno determinato un grande risultato a cui, probabilmente, nessuno aveva mai creduto. Sicuramente non vi aveva creduto la “cosiddetta” politica che ci ha preceduto e 5 anni di sindacatura Casini, che hanno usato la Sanità Peligna come merce di scambio , deliberando addirittura con soddisfazione il declassamento dell’Ospedale . È ovvio che in un ospedale su cui si è abbattuta per molti anni la mannaia dei tagli ci vorrà particolare attenzione da parte di Azienda e Regione al fine di restituire i mezzi necessari perché il primo livello sia nei fatti e non solo sulla carta. La lega, ancora una volta alla politica dei proclami inutili preferisce il lavoro costante e concreto per il bene del nostro Abruzzo. Grazie all’assessore Verì, al Presidente Marsilio e a tutti i colleghi di maggioranza per aver contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo”.

L’offerta attuale della Regione Abruzzo si articola in 23 strutture per acuti, di cui 16 pubbliche e 7 private accreditate. La programmazione regionale prevede la seguente classificazione, con 8 presidi ospedalieri di I livello: L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Chieti, Lanciano. Vasto, Pescara e Teramo. Saranno presidi base i 6 di Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero; mentre sono previsti due presidi in zone particolarmente disagiate, ovvero Castel di Sangro e Atessa. Tra le unità operative complesse previste per l’ospedale di I livello ci sono chirurgia e diagnostica endoscopica, psichiatria, cardiologia, chirurgia generale, medicina generale, otorinolaringoiatria, anestesia, rianimazione e riabilitazione specialistica post-covid a prevalenza neuromotoria. Soprattutto ci saranno pediatria, neonatologia, ostetricia e ginecologia, ovvero reparti che sarebbero scomparsi con la chiusura del punto nascite sulmonese.

4 Commenti su "Ospedale di primo livello per Sulmona. Arriva la proposta della Regione al Governo"

  1. Bene la proposta e speriamo che si TORNI COME SI ERA UNA VOLTA (PUNTO NASCITE IN PRIMIS) e da dove altri ci hanno relegato a popolazione di serie B, ex-assessore 35 delibere e Regione Abruzzo compresa e questo da diversi decenni.
    Alla fine e sempre se sarà lotta di anni per tornare al punto di partenza.
    Ma che oltre alle proposte che si passi anche ai fatti con i dovuti e attesi rinforzi sul presidio sulmonese in figure professionali e macchinari.

    Visto che ci sono proporrei alla consigliera leghista di farsi promotrice di un’altra proposta alla Regione Abruzzo reinserendo la città di Sulmona nei POLI DI ATTRAZIONE per “tentare” di risalire la china in questa parte dell’Abruzzo dove la mala politica regionale, ma anche comunale ci ha relegato da troppo tempo.

  2. Mah……forse la Regione prima di fare la proposta al Governo doveva chiedere parere vincolante all’assessore 35 delibere e alla SUA porta borse di contenuti vuoti……che insieme hanno fatto solo MACERIE…..POPOLO DI SULMONA STRINGIAMO I DENTI MANCA POCO ALLA FINE…..ancora poche ed anche questo giorno volge al termine…..un’ altro giorno di sofferenza in meno prima della fine.

  3. Mah……forse la Regione prima di fare la proposta al Governo doveva chiedere parere vincolante all’assessore 35 delibere e alla SUA porta borse di contenuti vuoti……che insieme hanno fatto solo MACERIE…..POPOLO DI SULMONA STRINGIAMO I DENTI MANCA POCO ALLA FINE…..un’ altro giorno di sofferenza in meno prima della fine.

  4. Potrebbe essere occasione di rilancio del territorio… Speriamo non dia fastidio a qualcuno!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*