La denuncia questa volta arriva da quattro cittadini che, nella comunità, non sono proprio degli sconosciuti: lo studioso Aldo Ronci, l’ex assessore comunale e consigliere regionale del Pci Giuseppe Evangelista e due ex sindaci: Franco La Civita (a sua volta anche ex assessore regionale) e Lando Sciuba.
Che quando ci ha provato il Pd cittadino a sottolineare il silenzio assordante calato dalle istituzioni sulla classificazione a Primo livello dell’ospedale di Sulmona (probabilmente per il solo fatto che ad incassare il risultato è stata la consigliera regionale Antonietta La Porta), la sindaca ha gridato al “comblotto da ossessione”.
I quattro con un manifesto pubblico, da vecchia scuola, evidenziano proprio l’imbarazzante silenzio delle istituzioni: “Stupisce il silenzio o la sottovalutazione che si registra in città da parte delle forze politiche, dei sindacati e delle associazioni dei datori di lavoro – scrivono i quattro -. Consapevoli che per raggiungere l’obiettivo auspicato lungo è il cammino e non privo di insidie (deve essere fatto proprio dalla giunta regionale e dal consiglio per essere inviato al ministero della Salute che dovrà approvarlo), invitiamo i cittadini, le organizzazioni sociali e politiche sulmonesi e l’istituzione comunale ad esprimersi nel merito”.
Chi c’è, insomma, batta un colpo. Anche se il silenzio, perlopiù, non è dovuto a disattenzione, piuttosto a rivalità politica. Altrimenti non si spiega l’imbarazzante spettacolo offerto nella commissione Sanità in Regione lo scorso 3 giugno, quando la consigliera regionale Marianna Scoccia si è veementemente scagliata contro la sua collega La Porta, accusandola di aver fatto sciacallaggio e solo e soltanto campagna elettorale sulla sanità, che in realtà l’ospedale di Sulmona non è nei fatti di Primo livello perché non ci sono 13 Unità operative complesse e perché il Decreto 70 non è cambiato.
E’ stato il direttore del Dipartimento Sanità, Claudio D’Amario, a dover spiegare alla Scoccia che un ospedale di Primo livello non deve avere per forza 13 Uoc e che basta che sia presente un servizio di Psichiatria, che un ospedale di Primo livello richiede l’Uoc per Ginecologia e Ostetricia e per Pediatria, tant’è che rispetto alla rete ospedaliera precedente sono state aggiunte e che, soprattutto, dopo la pandemia la prospettiva sulla sanità è cambiata ed è risultato evidente che bisognerà prestare più attenzione agli ospedali periferici e garantire l’immediato accesso alle cure anche a chi vive nelle aree interne. Con queste premesse, che andrebbero sostenute in ogni sede, ora la Regione Abruzzo si presenterà al Tavolo di monitoraggio con questa nuova rete ospedaliera. Non sarà una battaglia facile, ma si potrà almeno affrontare. E la pressione politica e istituzionale sarà fondamentale.
Nonostante le spiegazioni e la prospettiva concreta di “promuovere” l’Annunziata a Primo livello, però, non una parola di sostegno al Piano, né alla causa si è sentita “nell’etere e nei social”.
Sia mai a dare una mano alla causa “degli altri”.
Già! Se ci fossero stati loro l’ospedale sarebbe diventato un policlinico, quuuiindiii votateli 😂
La storia non è ancora conclusa, vedremo come finisce il povero ospedale, magari lo spostano a Pratola😉
Povera Sulmona, presa in ostaggio da una famiglia.
Tutti i fedeli servitori ( servi sciocchi del momento) in fila col cappello in mano.
Ecco è cominciata la corsa a salire sul carro del vincitore!
Ronci a parte, nessuno di questi risulta che abbia fatto alcunché per il risultato fin qui conseguito.
Continua a sorprendere l’assoluta indifferenza della Sindaca e della sua Amministrazione……
E poi vorrebbe fare pure il bis…..
Ma la cosa peggiore è il tentativo di uno squallido bis nonostante la disastrosa amministrazione degli ultimi cinque anni: scuole bloccate, ricostruzione sismica al palo, siamo i peggiori della nostra zona, finanziamenti sismici gettati al vento, negozi chiusi non più nella sola parte sud, ma anche in quella nord del corso e senza un piano vero per la ripresa, ospedale pieno di medici e infermieri non sulmonesi che certo non risiederanno o spenderanno a Sulmona e senza nessuna presa di posizione concreta, etc.!
La sindaco mostra la sua totale indifferenza a fronte di un declassamento di fatto dell’ospedale mentre si accalora molto nella difesa del tribunale che non credo interessi più di tanto alla stragrande maggioranza dei cittadini.
Ah dimenticavo, probabilmente la casta degli avvocati ha maggiore influenza nel determinare le scelte!
Ottobre è vicino speriamo che il buon senso e l’orgoglio salvi una città alla deriva.