
“Dopo questo incontro siamo pronti a portare la questione in commissione Vigilanza. È arrivato il momento che Marsilio e l’assessore Verì comincino a dare risposte alle sacrosante istanze del territorio”. Con queste parole il presidente della commissione Vigilanza del consiglio regionale Sandro Mariani, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il segretario regionale del Partito Democratico e consigliere comunale di opposizione a Castel di Sangro Daniele Marinelli hanno commentato la visita presso il pronto soccorso alto sangrino dove i tre esponenti del Pd si sono recati ieri per incontrare il personale medico e sanitario e toccare con mano le problematiche che attanagliano la sanità nell’Alto Sangro.
“Mentre il governo Marsilio pensa ad alzare le tasse ed a tagliare i servizi per rimettere in sesto la sanità abruzzese che ha distrutto in sei anni di malgoverno, noi riteniamo invece che proprio le cosiddette aree di frontiera vadano rimesse al centro per rilanciare e migliorare l’offerta sanitaria abruzzese” hanno dichiarato Mariani, Pietrucci e Marinelli durante la visita nella quale il responsabile del pronto soccorso, Maurizio Scona, ha illustrato loro “le criticità e le potenzialità del presidio sanitario”.
Un ospedale che, come hanno sottolineato i tre esponenti del partito democratico, “raccoglie l’importante bacino turistico dell’Alto Sangro e che richiama mobilità attiva anche dal vicino Molise, in particolare dalla provincia di Isernia e dalla Campania”. Eppure, continuano Mariani, Pietrucci e Marinelli, il centrodestra ha ridotto a 19 i posti letto presenti con due medici dirigenti in pronto soccorso e, per garantire altri servizi, fa ricorso a professionisti in pensione con contratti da Co.co.co. Una situazione che ha comportato “una diminuzione delle prestazione pari al 44% oltre a forti criticità nella gestione della rete dell’emergenza e a difficoltà nell’approvvigionamento del materiale per mandare avanti il presidio”. Una situazione non più tollerabile nel 2025, continuano i democratici che per il rilancio del nosocomio di Castel di Sangro hanno avanzato alcune proposte. La prima, quella di “puntare sulle sue peculiarità, come ad esempio l’ortopedia, considerata anche la posizione del presidio che è al centro di un territorio vocato alla montagna e che quindi fa registrare durante tutto l’anno un alto numero di accessi per la traumatologia” spiegano Mariani, Pietrucci e Marinelli sottolineando come questa soluzione permetterebbe di sviluppare una filiera della riabilitazione con l’ospedale di Castel di Sangro quale centro di riferimento anche per la Marsica e il vicino Molise; a patto però che si rinnovi la dotazione delle ambulanze, “mezzi ormai vetusti, con centinaia di migliaia di km e non idonei ai servizi di cui sopra”.
Prevedere un punto atterraggio per elisoccorso per il volo notturno e potenziare la rete di emergenza/urgenza con servizi essenziali per garantire il diritto alla salute su tutto il territorio, la seconda proposta avanzata dai tre democratici per il rilancio di un ospedale che finora si segnala solo “la totale assenza di investimenti, di programmazione e per un’edilizia ospedaliera rimasta ferma”. Un presidio che con attrezzature per diagnostica obsolete e senza investimenti e immissione di nuovo personale non può crescere, hanno concluso Mariani, Pietrucci e Marinelli ringraziando il personale medico, sanitario e tutti i dipendenti dell’ospedale “per il grande lavoro che svolgono ogni giorno e tra mille difficoltà per garantire un buon servizio alla collettività”.

Al termine della visita ispettiva, alla quale hanno preso parte anche i sindaci di Opi Antonio Di Santo e di Alfedena Luigi Milano, il consigliere comunale di Castel di Sangro Diego Carnevale e il segretario provinciale della Cgil aquilana Francesco Marrelli, l’incontro con i lavoratori in somministrazione del servizio mensa che, negli ultimi due mesi, hanno subito un’interruzione contrattuale lavorando di fatto senza contratto per 15 giorni a causa dell’inerzia della Asl 1 nel risolvere il subentro contrattuale. “Una situazione veramente assurda – hanno dichiarato Pietrucci e Mariani – e che ci siamo impegnati a verificare con un’apposita interpellanza che chiarisca i contorni della situazione e le intenzioni dell’azienda sanitaria aquilana”. Da parte del consigliere Marinelli inoltre è emersa la volontà di chiedere un consiglio comunale straordinario a Castel di Sangro al quale invitare il governo ed i consiglieri regionali, i vertici della Asl 1 e tutti i sindaci dei territori interessati “per discutere della situazione dell’offerta sanitaria nell’area dell’Alto Sangro”.
Ma il PD solo ora si è svegliato dal letargo….sono anni che in tutti gli ospedali abruzzesi ci sono medici in pensione e poi richiamati a servizio.
Sono dappertutto, la loro piovra si è sparsa ovunque!.. ora che si stanno accorgendo che il popolo sta capendo, si muovono!..tutti insieme verso il loro obbiettivo
Il popolo abruzzese sta capendo più che altro, che le tante promesse fatte dalla destra in campagna elettorale si stanno trasformando in più tasse da pagare e in una sanità che, nonostante l’impegno di chi ci lavora, nonostante gli ingenti fondi del Pnrr a disposizione, è sempre più in affanno.
Sinistrino angustiato
A Grimaldi che ha affermato che basta chiudere gli ospedali di Sulmona e Castel di Sangro per sanare il debito della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila,rispondiamo che se chiudesse l’ospedale dell’Aquila il deficit della Asl si sanerebbe molto meglio….
Non mi pare che abbia detto quello che lei riferisce. Ma appare inutile anche spiegarle vista la posizione estremista e pretestuosa
bene,chiacchiere e spot pubblicitari,il servizio sanitario deve adeguarsi alle attuali tecnologie,amministratori e medici inclusi,infrastrutture moderne ,tecnologicamente aggiornate(la diagnostica usa strumenti obsoleti,macchine vecchie/superate basta leggere i numerosi report altro che elisoccorso ) oggi occorrono moderni,idonei,attrezzati,validi,efficienti,utili” pronto soccorso ” le precise diagnosi indicano il centro regionale specializzato di cui la patologia,ospedali/infrastrutture specializzati super efficienti,ovvio con medicina di territorio a gestione integrata,digitalizzata,in rete (protetta) le informazioni del paziente,giusti percorsi terapeuti,anche domiciliari,naturalmente per ogni singola prestazione,aspirina inclusa il “cervellone” incrocia i dati, quasi zero le possibilita’ d’errore,soprattutto sul controllo e rigore di spesa,nulla puo’ sfuggire…accade nel resto del Mondo e nelle poche eccellenze del Paese ,basta copiare,per quali ragioni l’italietta non si adegua? Partiti e loro indicati un circo di incapaci,inconcludenti,inefficaci,inutili agli scopi di cui l’Interesse generale quali Servizi ai Cittadini moderni,efficaci,efficienti,validi,utili,e basta,o no?
Il Grimaldi ha inviato sul campo suo nipote il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci per calmare le acque