Una quarantina di associazioni animaliste e ambientaliste tra cui l’OIPA insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, al parco naturale regionale Sirente Velino, alla Regione Abruzzo e al Comune di Villalago si sono costituite parte civile nel corso dell’udienza svoltasi oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano contro Andrea Leombruni accusato di aver ucciso l’orsa Amarena il 31 agosto del 2023 a San Benedetto dei Marsi.
“L’orsa Amarena è stata oggetto di tutela del patrimonio ambientale del Comune di Villalago – ha spiegato l’avvocato dell’ente Domenico Ciancarelli – attraverso una serie di misure di protezione attuate nei suoi confronti”. Azioni messe in atto dal “piccolo borgo che così ha assunto visibilità a livello internazionale attraverso pubblicazioni, articoli di stampa e documentari naturalistici ripresi da televisioni di tutto il mondo, tra i quali uno dei più famosi è Il mio vicino è un orso andato in onda anche sulla BBC, oltre a quello del National Geographic”. Pochi mesi prima della morte “all’orsa era stata concessa la cittadinanza onoraria di Villalago e la sua scomparsa ha leso il diritto soggettivo inerente la personalità e l’identità del Comune, oltre che la sua immagine.”
A difendere l’orsa Amarena anche l’OIPA che con l’istanza per l’ammissione come parte civile intende “continuare a garantire che la verità emerga e che chi ha commesso un simile reato paghi le conseguenze del suo gesto”. Una battaglia, quella degli animalisti, condotta per rendere giustizia ad Amarena, “uccisa a sangue freddo nonostante fosse conosciuta per la sua docilità e l’assenza di comportamenti aggressivi”. Richieste che il Comune di Villalago e l’OIPA hanno avanzato per ottenere il giusto risarcimento dall’autore che con le sue azioni “non ha arrecato danno solo all’orsa Amarena, ma anche all’intera collettività, ferita da un atto crudele e ingiustificabile” .
Intanto gli atti tornano in procura per un vizio procedurale. Il reato infatti non era di competenza del giudice per le udienze preliminari ma del giudice monocratico. Per questo la citazione a giudizio di Andrea Leombruni, difeso dall’avvocato Berardino Terra, dovrà essere riformulata.
processo open arms: 21 parti civili
processo Leombruni: 40 parti civili
Lezione: Mai sfidare gli ambientalisti